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All’ospedale di Torrette
nuovo primario per il reparto
Malattie dell’apparato digerente

NOMINA - Emanuele Bendia ha 50 anni, nato ad Esanatoglia, ha fatto un percorso di studi brillante poi proseguito in una carriera che lo ha portato ora a dirigere il reparto del complesso ospedaliero regionale

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Emanuele Bendia

 

Un primario per Esanatoglia, tutto il paese è in festa per la nomina di Emanuele Bendia alla guida del reparto “Malattie dell’apparato digerente, endoscopia e malattie infiammatorie croniche intestinali”, all’ospedale regionale di Torrette. Bendia 50enne, era già dirigente medico dello stesso reparto sin dal 2009 e responsabile dell’ambulatorio di malattie infiammatorie croniche intestinali di Torrette. Laureatosi nel 1995 in Medicina e chirurgia ad Ancona con il massimo dei voti, ha conseguito la specializzazione in gastroenterologia, presso la stessa università. E’ componente della società italiana di gastroenterologia e della società italiana di endoscopia digestiva. Ad Esanatoglia è cresciuto, vi è rimasto per tutte le superiori frequentando lo scientifico a Camerino, quando nel settembre del 1989 è iniziata la sua avventura, con l’iscrizione alla facoltà di Medicina e chirurgia dell’università di Ancona. Ad Esanatoglia torna a trovare la mamma Onorina Pocognoli ed i fratelli. Un curriculum di studi molto brillante il suo, accompagnato da una serie di esperienze nel settore dell’endoscopia e della gastroenterologia, lunghi anni di lavoro in reparto, sino ad arrivare alla nomina a primario. A nome di tanti cittadini è stata Lucia Tanas ad esprimere le congratulazioni per questa nomina a primario, in termini ufficiali “direttore di struttura complessa”. «Felicitazioni vivissime e congratulazioni di cuore a Emanuele Bendia – scrive Lucia Tanas -, in particolare alla mamma Onorina Pocognoli, che l’ha sempre incoraggiato e sostenuto, prima nel corso degli studi, poi nell’avanzare di una carriera che, pur molto giovane, lo ha portato a traguardi sempre più brillanti, fino a quello attualmente raggiunto, grazie a strenua volontà, intelligenza, spirito di sacrificio e di servizio ai malati, accompagnati, sempre, da giovialità ed umiltà verso chiunque. Un momento importante ed un onore per Esanatoglia ed i suoi abitanti, che hanno visto crescere Emanuele, accompagnandolo con simpatia nei suoi successi».

(M. Or.)

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