Il depuratore di via Fiumicello, a Filottrano, finisce in un’inchiesta della procura di Ancona. Ieri mattina, su delega del pm Andrea Laurino, sopralluogo di Arpam, carabinieri forestali e un ingegnere esperto di idraulica. L’ipotesi è che il depuratore non funzioni correttamente: le acque reflue, provenienti dalla rete fognaria, non arriverebbero all’impianto, ma sverserebbero in maniera anomala nelle aree rurali e nei fossati di Filottrano. Sul fascicolo è stata impressa l’ipotesi di reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. C’è un indagato. L’impianto è gestito dalla società Acquambiente Marche, società partecipata da enti locali, ed era costato 5 milioni di euro, presentato con un depuratore di modeste dimensioni ma altamente performante grazie ai dispositivi ultra tecnologici. Era stato inaugurato nel gennaio del 2017 dal sindaco Giulioni, dai componenti della giunta, dai rappresentanti della società e degli enti che vi partecipano. Il depuratore serve un bacino d’utenza di circa 12mila persone. Il focus della procura è solamente sulla gestione delle acque reflue e non sull’acqua potabile, dove non ci sono problemi di sorta.
(Redazione CA)
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