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Elezioni amministrative rinviate in autunno:
voto tra il 15 settembre e il 15 ottobre

IL CONSIGLIO dei Ministri ha varato ieri il decreto legge che posticipa le date a causa dell'emergenza sanitaria. Nella provincia di Ancona slitta l'appuntamento con le urne per i Comuni di Camerano, Castelfidardo, Cupramontana e Santa Maria Nuova

 

 

Per il perdurare dell’emergenza epidemiologica da Covid 19 e nella necessità di contenere  la diffusione del virus, il Consiglio dei ministri ha approvato ieri pomeriggio, 4 marzo, il decreto legge che rinvia le elezioni amministrative e suppletive a una data compresa tra il 15 settembre e il 15 ottobre. Si svolgeranno dopo l’estate pertanto tutte le elezioni previste da primavera a fine giugno: le Regionali in Calabria dell’11 aprile, le suppletive a Siena, quelle che si terranno in circa 1200 Comuni italiani, tra i quali le metropoli di Roma, Milano, Napoli, Torino. La tornata elettorale riguarda anche 27 Comuni marchigiani – fa sapere l’Anci Marche – così ripartiti: 4 in provincia di Ancona (Camerano, Castelfidardo, Cupramontana, Santa Maria Nuova), 5 in provincia di Ascoli Piceno (Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Force, Montegallo, San Benedetto del Tronto), 5 nella provincia di Fermo (Monte San Pietrangeli, Montegranaro, Ortezzano, Petritoli, Rapagnano), 7 in provincia di Macerata (Bolognola, Castelraimondo, Esanatoglia, Morrovalle, Muccia, Porto Recanati, San Severino M.), 8 in provincia di Pesaro-Urbino (Colli al Metauro, Fermignano, Fossombrone, Gradara, Mercatino Conca, Mondavio, Mondolfo, Sassofeltrio). Su proposta del presidente Mario Draghi e del ministro dell’interno Luciana Lamorgese, nel decreto, che introduce disposizioni urgenti per il differimento di consultazioni elettorali, si detta inoltre la disciplina dello svolgimento delle operazioni di voto, previste su due giornate (domenica dalle ore 7 alle 23 e lunedì dalle ore 7 alle 15), nonché dello spoglio delle schede e dell’ordine dello scrutinio e si stabilisce per l’anno 2021, limitatamente alle elezioni comunali e circoscrizionali, il numero minimo di sottoscrizioni richieste per la presentazione delle liste e candidature sia ridotto a un terzo.

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