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Esuberi e delocalizzazione Elica,
Acquaroli: «Temiamo forte impatto negativo
sul piano occupazionale per le Marche»

IL GOVERNATORE si attiverà per convocare immediatamente un incontro con l'azienda e le parti sociali. Il sindaco David Grillini solidale con i lavoratori: «Ci uniremo alla battaglia sindacale che scaturirà da questa decisione, che riteniamo totalmente dannosa per la nostra comunità». Da domani mattina e per tutte le festività pasquali presidio di protesta delle maestranze davanti agli stabilimenti di Mergo e di Cerreto d’Esi

Francesco Acquaroli

 

«Esprimiamo la più viva preoccupazione per la comunicazione ai sindacati da parte di Elica Spa sulla riorganizzazione aziendale. Temiamo un forte impatto negativo sul piano occupazionale e sociale per la nostra regione. La Giunta regionale convocherà immediatamente un incontro con l’azienda e le parti sociali per scongiurare le conseguenze negative per il territorio». Sono le parole del governatore delle Marche, Francesco Acquaroli appresa le notizie sulla riorganizzazione del gruppo Elica Spa. L’azienda, leader mondiale nel settore delle cappe aspiranti, nel corso del confronto odierno con le organizzazioni sindacali ha annunciato 409 esuberi su 560 dipendenti complessivi, e la delocalizzazione del 70% circa di produzioni attualmente svolte in Italia. Un nuovo assetto organizzativo che il gruppo ha annunciato con la finalità di garantire la continuità aziendale.

Il sindaco David Grillini

Anche il sindaco di Cerreto d’Esi è preoccupato per gli sviluppi che attendono i lavoratori.«Apprendiamo con sconcerto la comunicazione del nuovo assetto organizzativo di Elica s.p.a. che prevede la delocalizzazione del 70% della produzione, la chiusura totale del sito di Cerreto d’Esi e di interi reparti a Mergo, con il contestuale esubero di 400 persone. Come amministrazione comunale, esprimiamo immediatamente netta contrarietà a questo piano aziendale. – scrive David Grillini, il primo cittadino cerretese – Vogliamo ricordare che lo stabilimento di Cerreto d’Esi occupa, attualmente, circa 100 persone. Esprimiamo la totale solidarietà a questi lavoratori e alle loro famiglie. Ci uniremo alla battaglia sindacale che scaturirà da questa decisione, che riteniamo totalmente dannosa per Cerreto e per tutta l’area montana. Consideriamo assolutamente inaccettabile che si continui a depauperare il tessuto produttivo cerretese, già duramente provato dalla crisi industriale dello scorso decennio. La nostra comunità tutt’ora ne sta pagando le conseguenze, fortemente accentuate dalla pandemia. Questa chiusura si potrebbe rivelare come un colpo fatale alla nostra comunità. A tal proposito chiediamo, con la massima urgenza, l’istituzione di un tavolo anti – crisi in Regione Marche, con il coinvolgimento della Regione, dell’azienda e delle sigle sindacali. Noi faremo la nostra parte per il bene della comunità».

Dopo lo sciopero spontaneo che oggi i lavoratori hanno messo in atto all’impronta, domani mattina davanti alle sedi Elica di Mergo e di Cerreto d’Esi, dalle 8.30, partirà il presidio dei lavoratori per protestare contro il nuovo piano strategico.«L’agitazione andrà avanti per tutto il periodo delle festività pasquali» fa sapere il coordinamento sindacale unitario di Fim, Fiom e Uilm del gruppo Elica.

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