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«Vaccini somministrati
a chi non aveva la priorità»
Presentato esposto in procura

ANCONA - E' stato depositato al tribunale dorico da un avvocato maceratese che ieri ha accompagnato la moglie al centro Paolinelli per l'inoculazione della dose: «Due operatori della Protezione civile hanno scavalcato a piè pari insegnanti in fila da ore»

Vaccini al centro Paolinelli in una foto d’archivio

 

Un esposto contro la gestione dei vaccini al centro Paolinelli di Ancona. E’ quello presentato alla procura di Ancona dall’avvocato Vanni Vecchioli, del foro di Macerata, per fare luce sull’episodio di cui è stato testimone ieri pomeriggio, quando ha accompagnato sua moglie, insegnante, alla Baraccola per l’inoculazione del vaccino. Il legale, presente al centro tra le 18 e le 20, ha denunciato nel suo documento «una condotta da parte del personale che, a modesto parere, appariva non rispondente al dettato giuridico nonché alle delibere regionali». Nell’attesa che venisse chiamata la moglie, l’avvocato ha constatato – come si legge nell’esposto – «che veniva concesso l’accesso ad alcune insegnanti che non avevano l’appuntamento ieri ma nei giorni successivi. Pur tuttavia, le predette venivano accettate e veniva loro consegnato un numeretto». Le docenti, insomma, erano arrivate alla Baraccola nella speranza di anticipare la vaccinazione nel caso fosse avanzata qualche dose. A fine giornata, si verifica l’episodio che ha portato il legale a presentare l’esposto, con l’arrivo al centro di «due soggetti della protezione civile, dei quali uno prestava servizio nel sito mentre l’altro no (ma che indossava comunque il loro giaccone di ordinanza)». Entrambi «venivano chiamati per redigere il questionario informativo e, successivamente, venivano fatti accomodare per effettuare il colloquio preliminare e, molto rapidamente, si recavano dietro i
separé per l’inoculazione del vaccino». A uno dei due sarebbe stato detto «che aveva fatto bene ad andare in quanto gli sarebbe stato inoculato il vaccino della Pfizer: «E quando ti ricapita» è la frase riportata nell’esposto, per cui i due operatori hanno scavalcato «a piè pari le insegnanti già in fila da due ore». Stando a quanto contenuto nell’esposto, «la responsabile del sito avrebbe permesso a due soggetti della protezione civile di scavalcare soggetti che la Regione Marche ha inserito nelle categorie prioritarie come, appunto, gli insegnanti. Non solo, ma all’esterno della struttura vi erano decine di persone di ogni fascia di età, sotto la pioggia battente, che chiedevano di potersi vaccinare con le fiale eventualmente avanzate le quali, loro malgrado, venivano mandate via». E ancora: «Da quello che è dato rilevare dal sito della Regione per quanto riguarda l’utilizzo delle fiale residue: “… nella prima fase con la convocazione di riserve e ora con l’indicazione a somministrare il vaccino a soggetti inclusi nelle categorie prioritarie e solo in caso di impossibilità ai volontari della protezione civile che operano nei punti vaccinali”». Di qui, la richiesta alla procura di approfondire quanto avvenuto al centro Paolinelli. L’avvocato Vecchioli: «Se è tutto regolare meglio così per tutti, se è irregolare è giusto che il responsabile venga richiamato al rispetto delle norme».

(Redazione CA)

 

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