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«Dammi 200 euro e ti restituisco l’Iphone»:
condannato a un anno e due mesi

ANCONA - Il tenore della pena che il tribunale ha rifilato al 30enne arrestato alle Brecce Bianche lo scorso gennaio con l'accusa di tentata estorsione. La vittima aveva perso il cellulare a piazza Pertini

Foto d’archivio

 

Un anno e due mesi di reclusione per aver preteso 200 euro a fronte della restituzione di un cellulare. E’ il tenore della pena subita questa mattina da un 30enne anconetano, arrestato a fine gennaio dalla polizia con l’accusa di tentata estorsione. Si procedeva con l’abbreviato, come chiesto dal difensore Silvia Pennucci. Stando a quanto emerso all’epoca dei fatti, l’imputato aveva raccolto in piazza Pertini l’Iphone 7 che la vittima, una ragazza residente a Sassoferrato, aveva smarrito. La proprietaria del cellulare aveva chiamato l’utenza collegata al suo dispositivo, non ottenendo risposta. A un certo punto, aveva risposto il 30enne. «Ho io il cellulare, portami 200 euro e lo riavrai. Non chiamare la polizia». Invece, la ragazza aveva chiamato il 113. Lo scambio sarebbe dovuto avvenire in piazza Salvo d’Acquisto. Un agente della questura in borghese si era finto il fidanzato della vittima. Come il 30enne aveva tirato fuori l’Iphone, era scattati gli altri poliziotti che, nel frattempo, avevano circondato la piazza. Il ricattatore era finito in arresto e il cellulare restituito alla ragazza.

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