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Amazon, Mangialardi attacca:
«La Regione rimasta spettatrice passiva»

JESI - Il capogruppo regionale del Pd è critico sull'operato della giunta Acquaroli che «negli ultimi mesi ha discusso di tutto fuorché di questo progetto e non ha speso una parola per superare gli ostacoli burocratici che continuano a frenare la nascita di una piattaforma logistica epocale per lo sviluppo economico»

Maurizio Mangialardi

 

«Condivido totalmente l’allarme lanciato da Confindustria. Se davvero dovesse saltare l’affare Amazon, saremmo davanti a una tragedia politica senza precedenti da parte della politica regionale. E il peso, inevitabilmente, ricadrebbe totalmente sulla giunta Acquaroli, che come ho avuto modo di denunciare in tempi non sospetti, è rimasta spettatrice passiva di fronte a una vicenda che non solo per Jesi e la Vallesina, ma anche per l’intera regione Marche rappresenta una svolta epocale per quanto concerne lo sviluppo economico, la necessità di frenare la deindustrializzazione del territorio e l’obiettivo di creare nuova occupazione». E’ il commento, senza tanti giri di parole, del capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi interviene sul rischio che sfumi la realizzazione dell’hub di Amazon all’Interporto di Jesi.

«Negli ultimi mesi – attacca Mangialardi – la giunta regionale ha discusso di tutto fuorché di questo progetto. Hanno messo in testa alla loro agenda l’approvazione di leggi per promuovere il Saltarello e le Infiorate, ma non hanno speso una parola, pur avendone diritto e competenza, per superare gli ostacoli burocratici che continuano a frenare la nascita di una piattaforma logistica che potrebbe valere migliaia di posti di lavoro diretti e indiretti. L’auspicio è che presidente e assessori rompano l’assordante silenzio che ha contribuito a creare questo stallo e spieghino al consiglio regionale e al territorio se e come sia possibile salvare ancora il progetto del polo logistico e, nel caso, come dotarlo di una visione complessiva capace di dare risposte sotto l’aspetto economico, sociale e ambientale».

 

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