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Tamponi fantasma per il Green pass,
arrestato un farmacista (Video)

INDAGINE - Il professionista, che ha la sua attività in un comune della provincia di Ascoli, è finito in manette. Secondo gli inquirenti provvedeva a fornire, su richiesta, esiti di test antigenici rapidi di negatività e all'occorrenza anche di positività. Indagate anche le sue collaboratrici e un noto professionista ascolano che opera in ambito sanitario

A poche settimane dalla esecuzione di misure cautelari a carico di un medico di Ascoli, di un “intermediario”, e successivamente anche di un altro medico di Grottammare – una faccenda che ha coinvolto una settantina di persone -, i carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Ascoli hanno portato a termine un’altra indagine in ambito sanitario – denominata “Green Pack 2” – anch’essa coordinata dalla Procura di Ascoli e sviluppata a partire da elementi emersi nel corso della prima indagine.

carabinieri-ascoliQuesta mattina, i militari dell’Arma hanno dato luogo all’esecuzione di un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Ascoli, su richiesta della Procura che ha diretto le indagini durate circa tre mesi, ponendo agli arresti domiciliari un farmacista, titolare di una farmacia in un comune dell’Ascolano. L’accusa mossa nei suoi confronti parla di “falsità ideologica continuata”, e in concorso con altre 17 persone alle quali viene contestata la medesima fattispecie criminosa.

Sono stati raccolti importanti elementi per ritenere che il farmacista provvedesse a fornire, su richiesta, esiti di tamponi antigenici rapidi di “negatività” e, in alcuni casi, di “positività”, per prestazioni sanitarie in realtà mai eseguite.

La complessa indagine svolta con attività tecniche, ma anche con i classici pedinamenti e appostamenti, ha consentito di raccogliere concreti elementi indiziari nei confronti del farmacista che, allo scopo di accontentare la propria clientela, avrebbe ricevuto direttamente sul suo telefono cellulare le “ordinazioni” per i falsi tamponi, facendosi trasmettere via social le foto delle tessere sanitarie, per ottenere velocemente l’esito desiderato senza recarsi nemmeno presso la propria farmacia.

Condotte che in alcuni casi si sono protratte nel tempo con la produzione di decine di falsi esiti ottenuti “a richiesta” e inseriti nel portale nazionale per il rilascio di green pass. Le presunte condotte illecite vengono contestate parimenti anche alle sue collaboratrici che lo coadiuvavano negli inserimenti e a coloro che usufruivano del tampone finto per ottenere i benefici del green pass, tra cui anche un noto professionista ascolano che opera sempre in ambito sanitario.

Nei prossimi giorni il farmacista sarà interrogato dal giudice per le indagini preliminari (gip) e potrà fornire la sua versione dei fatti.

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