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Firmato il patto di alleanza
tra tutte le componenti
del sistema di Emergenza-Urgenza

MANIFESTO - Siglato a Firenze, era presente anche una delegazione del Co.E.S. Marche

La delegazione del Consiglio Direttivo Co.E.S. Marche con il presidente Co.E.S. Italia, Daniele Orletti

Si è tenuto a Firenze un convegno sull’Emergenza e Urgenza, al quale hanno preso parte tutte le più grandi realtà scientifiche e tecniche, tra cui il Co.E.S. Italia, l’Associazione Conducenti Emergenza Sanitaria, con la delegazione del Co.E.S. Marche.
Durante il convegno, è stato firmato un manifesto, il ‘Manifesto di Firenze’, in cui vengono elencate, per ogni figura del settore sanitario d’urgenza come: medici, infermieri e operatori tecnici quali gli autisti e ciò che ruota attorno al mondo del volontariato, alcune importanti proposte da presentare poi in parlamento.

La cerimonia di apertura, oltre alla presenza della senatrice Beatrice Lorenzin, ex ministro alla Sanità; la senatrice Elisa Pirro; l’onorevole Ugo Cappellacci in video call; la senatrice Maria Cristina Cantù, vicepresidente Commissione Salute del Senato; l’onorevole Marta Schifone della Commissione Affari Sociali della Camera ha visto l’intervenuto in videoconferenza anche del ministro della Sanità, Orazio Schillaci, «Che ha colto con parere positivo – fanno sapere i rappresentanti del Co.E.S. Marche – tutto il documento, in quanto tenderà a portare benefici a tutto il sistema di emergenza e urgenza, intra ed extra ospedaliero sperando concludono – che in questa legislatura tanti di questi punti vengano attuati».
Il manifesto punta «Al futuro di un sistema di emergenza-urgenza sanitaria nazionale equo e sostenibile e al fine di rispondere ai bisogni della cittadinanza in termini di eccellenza, equità del servizio e sua standardizzazione, per garantire – viene riportato – le opportune implementazioni delle competenze nelle professioni, il riconoscimento di tutte le figure, lo sviluppo dei nuovi modelli organizzativi e di monitoraggio, l’implementazione dei sistemi tecnologici ma, soprattutto, a garanzia della qualità e della sicurezza del servizio e della sua sostenibilità e integrazione con il sistema ospedaliero. A due anni dalla Carta di Riva, documento condiviso ai massimi livelli tra tutti gli attori principali del sistema di emergenza urgenza sanitaria – aggiunge -, si intendono riaffermare i principi in essa contenuti e tracciare le condizioni necessarie alla riforma del sistema».

Il presidente Co.E.S. Italia, Daniele Orletti, mentre firma il “Manifesto di Firenze”

Venti i punti riportati, che vanno dall’«implementare una rete di soccorso gestita per livelli di complessità della risposta sanitaria, creando una reale integrazione tra la rete ospedaliera e la rete territoriale»; passando per il «riconoscere a livello legislativo le figure del soccorritore e dell’autista soccorritore e stabilirne gli opportuni percorsi formativi, valorizzando ed integrando il ruolo delle reti nazionali del volontariato. Standardizzare l’iter formativo e l’operatività della figura del soccorritore e dell’autista soccorritore e integrare in maniera operativa e omogenea il volontariato nel sistema di emergenza pre ospedaliera» fino a «Individuare metodiche standardizzate di risposta a eventi di maxiemergenza, pre ospedaliera, intra ospedaliera e relativa ai grandi eventi».
I firmatari del manifesto si impegnano infine «A lavorare insieme alla riforma del sistema, ognuno nelle rispettive aree di competenza – viene spiegato -, per giungere a un disegno di legge adeguato che superi le frammentazioni e le differenze e accolga e declini nel modo più opportuno ed efficace le istanze tecnico-professionali, fornendo alle Regioni un’organizzazione attuabile e sostenibile e ai cittadini utenti un servizio sanitario che garantisca standard di elevato livello aggiornati alle linee guida e al progresso tecnologico».

‘Autista soccorritore’: «Una figura per l’emergenza-urgenza da ottenere quanto prima»

 

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