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Donazione ex Casa del Popolo:
la Sala Gialla approva
con i voti di maggioranza, Pof e M5S

OSIMO - Nella seduta consiliare di ieri accolta la proposta della Fondazione Primo Maggio di donare al Comune l'immobile a patto che ne venga mantenuta la valenza pubblica e sociale. Astenuti i consiglieri delle Liste civiche, contrario quello della Lega. L'assemblea ha votato anche l’adozione definitiva semplificata al Prg per i lavori di realizzazione della viabilità di adduzione al nuovo Inrca di Camerano

La Sala Gialla di Osimo

 

La Sala Gialla accende il semaforo verde sulla donazione della ex Casa del Popolo al Comune di Osimo.

L’ex Casa del Popolo di Osimo, in via Cialdini

La proposta della Fondazione Primo Maggio, gestore dei beni immobili dell’ex Pci nella provincia di Ancona, di donare l’edificio all’ente, a patto che ne venga mantenuta la valenza pubblica e sociale, è stata approvata ieri sera del Consiglio comunale con 16 voti favorevoli della maggioranza di centroinsitra, insieme a quelli dei consiglieri d’opposizione di Pof e M5S, il no del consigliere della Lega, Alberto Maria Alessandrini Passarini e l’astensione del gruppo delle Liste civiche (presenti Sandro Antonelli, Lorenzo Bottegoni, Stefano Simoncini e Matteo Sabbatini).

Il progetto di riqualificazione del Parco della Rimembranza che confina con la ex Casa del Popolo di Osimo

Nell’introdurre l’argomento, l’assessore Mauro Pellegrini ha ricordato che la superficie del lotto su cui sorge l’ex Casa del Popolo, realizzata da volontari subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, è di 1.116 mq. L’immobile dispone inoltre di un’altra superficie (l’ex gancia delle bocce) per una volumetria complessiva di 1.245 mc e di 298 mq. L’edificio è accessibile sia da via Cialdini che dalla scalinata di via Giulia. «I motivi di interesse di acquisizione della donazione sono collegate anche al progetto di riqualificazione del Parco della Rimembranza, realizzato con le donazioni del comitato mamme degli orfani dei caduti osimani della Grande Guerra nel 1923. – ha annunciato Pellegrini – In quell’area sono stati piantati 360 alberi in ricordo di chi ha perso la vita nella Prima Guerra Mondiale e nel bilancio 2023 abbiamo già stanziato 90mila euro per la riqualificazione di questo parco e dei giardini di Piazza Nuova con i contributi intercettati nell’ambito di un bando di fondi Pnrr per parchi e giardini. L’ex Casa del Popolo è confinante con il Parco della Rimembranza e potrebbe essere recuperato come spazio pubblico multifunzionale. Certo va bonificato l’amianto della copertura e potrebbe essere anche recuperato con grandi vetrate o strutture in legno»

da sin. Alberto Maria Alessandrini Passarini, Sandro Antonelli e Matteo Sabbatini

Durante il dibattito i consiglieri dem si sono dimostrati soddisfatti della proposta dell’assessore. Il consigliere Filippo Rossi (Osiamo), esponente di maggioranza, ha ricordato che i suoi ideali sono nati proprio nelle frequentazioni della ‘Casa del Popolo’ dove fin da bambino andava con suo padre. Dai banchi di minoranza anche il consigliere Achille Ginetti (Pof), ha trovato il progetto interessante. «Osimo si appropria di un pezzo di storia importante, la casa del popolo costruita in autogestione e durante il tempo libero da chi credeva nei propri ideali e sperava in un mondo migliore. Dovrebbe restare anche questo aspetto dell’ideale nella progetto di riqualficazione: la passione di realizzare qualcosa per un domani migliore. La donazione va accettata» ha rimarcato Ginnetti. Scettico invece Alberto Maria Alessandrini Passarini ha votato contro «perché dietro all’apparente regalo il comune si sobbarrca un immobile ammalorato, poco fruibile e da bonificare visto la massiccia presenza di amianto. I cittadini non ci guadagneranno nulla (se non con costi esorbitanti) mentre la Fondazione Primo Maggio (e quindi il Pd) si sarà liberato di un peso importante».

Sulla stessa lunghezza d’onda il capogruppo delle Liste civiche Matteo Sabbatini che ha optato per l’astensione. «La donazione è comunque da valutare perché l’immobile versa in condizioni tali da richiedere un inetervento da parte del Comune che probabilmente non poteva essere sostenuto dalla Fondazione. C’è qualche perplessità. Il progetto della riqualificazione del parco della Rimembranza, poi, è scollegato dalla donazione anche in relazione ai costi» ha osservato Sabbatini.

Nel corso della seduta è stata votata a maggioranza anche l’adozione definitiva semplificata al Prg per i lavori di realizzazione della viabilità di adduzione al nuovo Inrca di Camerano. Nel corso della seduta, nel rispondere a un’interrogazione del consigliere Stefano Simoncini (Luste civiche) sulla perdita dei contributi ministeriali per la mancata presentazione del progetto nei termini in scadenza a fine 2022, il sindaco ha chiarito di non aver ricevuto alcuna comunicazione in merito. Dopo il voto di ieri sera la variante passerà entro 30 giorni il vaglio della Provincia di Ancona, poi tornerà nella Sala Gialla e una volta approvato il progetto esecutivo si potrà bandire la gara per l’assegnazione dei lavori.

 

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