Nel corso dell’ultima riunione, la giunta comunale ha stabilito di assegnare al Parco del Conero, in comodato d’uso gratuito, un’area in zona Baraccola, nello specifico in via Fioretti, quale centro di deposito temporaneo delle carcasse di cinghiale provenienti dall’attività di contenimento della specie.
«Il provvedimento – spiega il Comune – si lega sia al progetto di trappolamento dei cinghiali in area urbana avviato nei mesi scorsi, sia al tradizionale contenimento degli ungulati attuato in ambito venatorio e si configura nell’ambito del progetto di filiera regionale delle carni di selvaggina controllata Regione Marche. Per dare concreta attuazione a tali progetti – prosegue -, il Parco del Conero cui spetta il compito di garantire “la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale”, in particolare promuovendo “la partecipazione delle forze sociali presenti nel territorio e degli enti locali con i quali sono ricercate forme di collaborazione e intesa” necessitava di un centro di deposito temporaneo e a tal fine lo scorso anno la Regione Marche ha deliberato un finanziamento di 80mila euro all’Ente parco per l’installazione di una cella frigorifera, da installarsi in zona Baraccola»
«Con la delibera approvata ieri dalla giunta comunale, che assegna l’area in comodato d’uso per tre anni all’ente parco – spiega l’assessore al Patrimonio, Angelo Eliantonio – si compie l’ultimo passo in favore di una soluzione che si configura come un modo efficace ed efficiente per la gestione corretta delle carni da parte dell’Ente Parco, soggetto preposto, e – a monte – all’intensificazione dell’attività di contenimento grazie all’ avvio del progetto di trappolamento deciso dal Comune di Ancona in collaborazione con Urca e gli altri soggetti interessati».
«L’Ente parco, grazie alla partecipazione dei selettori volontari – chiarisce il presidente del Parco del Conero, Luigi Conte -, realizzerà il centro di raccolta dove verrà installata la cella frigorifera di Ancona, nella quale il capo prelevato dal selettore verrà depositato. Da qui le carcasse verranno trasferite ad altro Centro. Per l’Ente parco nessun vantaggio economico ma la certezza di partecipare a una filiera sostenibile dal punti di vista ecologico, economico e sociosanitario».
«Il trappolamento dei cinghiali è stato un successo e potrebbe essere riproposto»
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