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Fotovoltaico, il Consiglio regionale
approva le norme transitorie
per le autorizzazioni degli impianti

ANCONA - Via libera dell’aula alla proposta di legge che individua le aree e i siti non idonei all’istallazione e chiarisce il tema dell’indicatore di presuntiva non idoneità alla realizzazione. Livi ed Assenti (FdI): «Salvaguarderà l’ecosistema e l’agricoltura». Serfilippi (Lega): «Coniuga sviluppo e ambiente»

Pannelli fotovoltaici

 

Via libera dal Consiglio regionale alla proposta di legge che contiene la disciplina transitoria per le autorizzazioni alla realizzazione degli impianti nel rispetto della compatibilità ambientale e paesaggistica. L’Assemblea legislativa delle Marche ha approvato oggi la proposta di legge concernente le norme transitorie in materia di realizzazione di impianti fotovoltaici. Una legge resasi necessaria per definire una valida disciplina autorizzatoria per le richieste di concessione alla realizzazione degli impianti in attesa della definizione della normativa in sede statale.

Nelle more della individuazione delle “aree idonee”, così come prevista dall’articolo 20 del d.lgs.199/2021, il legislatore regionale ha ravvisato la necessità di disciplinare e specificare gli indicatori di compatibilità, compatibilità limitata o difficile compatibilità rispetto alle caratteristiche ambientali e paesaggistiche, pur nella consapevolezza dell’evoluzione in corso della normativa statale. L’obiettivo è quello di fornire agli operatori del settore una disciplina di riferimento chiara ed adeguata a cui far riferimento fin da subito nell’ambito dei provvedimenti autorizzatori relativi agli impianti in questione, considerato, anche, il proliferare di istanze di autorizzazioni e di quesiti posti dagli operatori in merito alla normativa vigente sulla materia. Hanno relazionato in Aula sul provvedimento i consiglieri Luca Serfilippi (Lega) per la maggioranza e Fabrizio Cesetti (Pd) per la minoranza.

Simone Livi e Andrea Assenti

«Salvaguardare il nostro ecosistema, il patrimonio naturalistico, le eccellenze derivanti dall’agricoltura e i siti di interesse storico-culturale. Sono questi i pilastri sui quali si basa la Legge regionale approvata quest’oggi dall’Assemblea consiliare delle Marche, frutto di un serrato confronto con le opposizioni, all’insegna di una politica costruttiva nell’interesse esclusivo delle Marche. – spiegano in un nota Simone Livi, capogruppo FdI al Consiglio regionale delle Marche e il collega di gruppo, il consigliere regionale Andrea Assenti – In attesa dei Decreti attuativi a livello nazionale, la Regione fa un passo in avanti in ambito di una materia che da una parte è di legislazione esclusiva di competenza statale come la tutela dell’ambiente, e dall’altro è di legislazione concorrente la ‘valorizzazione dei beni culturali ed ambientali’, ‘il sostegno all’innovazione per i settori produttivi’, ‘la tutela della salute’, la ‘alimentazione’, ‘il governo del territorio’ ed anche ‘produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia’. Occorre, dunque, individuare misure per la conservazione del paesaggio ambientale e rurale al fine di limitare ed anzi evitare quelle attività di elevata criticità per l’ambiente, costituite dall’installazione di pannelli fotovoltaici in ambiti di particolare pregio e di salvaguardare la continuità degli ecosistemi, la qualità paesaggistica, nonché di mettere in valore il patrimonio naturalistico».

I due consiglieri regionali di Fratelli d’Italia sottolineano come «proprio con questa consapevolezza e per l’affermata necessità di tutelare le aree di particolare pregio paesaggistico, ambientale e naturale, è necessario dotarsi di una normativa per disciplinare coerentemente ed in attuazione della stessa normativa nazionale la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica mediante l’utilizzo di pannelli fotovoltaici. I nostri territori regionali sono particolarmente vocati per le produzioni agricole grazie alle peculiari condizioni climatiche e socio-economiche, oltre a vantare prodotti di eccellenza nel campo vitivinicolo ed agroalimentare che oramai da decenni costituiscono punti di forza della nostra Regione, che saranno salvaguardati con questa nuova Legge regionale. L’obiettivo e la finalità di tutelare i valori culturali, paesaggistici, ambientali e rurali attraverso l‘individuazione di aree con indicatori di presuntiva non idoneità, nonché aree con indicatori di idoneità alla realizzazione di impianti fotovoltaici, vengono ora normati, in attesa che la legislazione nazionale venga completata con i Decreti attuativi» concludono Simone Livi e Andrea Assenti, componenti della III Commissione consiliare Governo del Territorio, Ambiente e Paesaggio.

I consiglieri regionali della Lega con l’assessore Saltamartini

Anche per i consiglieri regionali della Lega a partire dal primo firmatario della legge Luca Serfilippi presidente della terza commissione Ambiente e Territorio di cui è componente la consigliera Monica Acciarri, Renzo Marinelli, capogruppo, Mirko Bilò, vicecapogruppo, Giorgio Cancellieri, Lindita Elezi, Simona Lupini, Marco Marinangeli, Anna Menghi, quella approvata oggi dall’aula «è una legge di sintesi perché raggiunge l’obiettivo di coniugare sviluppo e ambiente. Era necessario tutelare un territorio ricco di criticità come le Marche da danni ambientali incalcolabili e irreversibili e l’abbiamo fatto consentendo l’installazione solo in aree idonee. Fatta salva la necessità di incrementare l’energia prodotta da fonti rinnovabili,non comprometterà l’integrità ambientale mettendo a rischio la bellezza né delle aree collinari né di quelle periferiche delle nostre città» spiegano in un comunicato.

Luca Serfilippi, Lega

«Non siamo aprioristicamente contrari agli impianti fotovoltaici, ma, anche sulla base dell’ascolto e del confronto con il territorio, abbiamo considerato necessaria la valutazione attenta dei progetti prima di esprimere un giudizio – spiega Luca Serfilippi – Mentre il Governo sta lavorando con la conferenza Stato-Regioni ai decretiattuativi, aumentano le richieste di autorizzazione anche per luoghi sui quali esiste una condivisa opposizione. Con l’approvazione della legge regionale portiamo avanti l’iter coniugare sviluppo e implementazione di produzione energetica con la tutela dell’ambiente attraverso valutazioni e normative equilibrate. La nuova legge individua le aree e i siti non idonei all’istallazione degli impianti e chiarisce il tema dell’indicatore di presuntiva non idoneità alla realizzazione: non consentirà dunque progetti che impattino fortemente sull’ambiente, in particolare le aree naturali protette o caratterizzate da situazione di rischio idrogeologico, le aree interessate da produzioni agricolo-alimentari di pregio (biologiche, Doc, Docg, Igt, Dop, Stg, De.co), i paesaggi rurali di interesse storico» conclude.

 

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