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La rinascita di Veronica:
dal periodo buio della droga,
alla laurea festeggiata con i suoi ‘angeli’

I CARABINIERI della Stazione di Brecce Bianche sono stati ringraziati dalla mamma della ragazza e invitati alla cerimonia: «Voi avete partecipato attivamente alla costruzione di questa rinascita, eravate lì proprio nei momenti più drammatici. Traguardo scontato per alcuni, ma non in questo caso. Traguardo che è anche una ripartenza con un nuovo progetto di vita»

A festeggiare la laurea di Veronica vi erano anche i carabinieri della Stazione di Brecce Bianche

E’ una storia esemplare, di chi non si arrende ma sa riscattarsi facendolo nel migliore dei modi e diventando certamente di esempio.
E’ la storia di Veronica che, alla cerimonia di proclamazione della laurea, ha chiesto la presenza e la partecipazione dei carabinieri della Stazione di Brecce Bianche che, senza esitazione, hanno raccolto l’invito e festeggiato l’ambìto traguardo.
Tutto è iniziato con una mail giunta all’indirizzo istituzionale della Stazione anconetana: «Non posso dire di avercela fatta, dico che ce la sto facendo, tutti i giorni mi impegno a farcela, guardo avanti con consapevolezza verso nuovi orizzonti».
Questo è il passo di una lunga lettera con la quale la madre della ragazza laureatasi, ha voluto condividere uno dei momenti più importanti della sua vita con i carabinieri.
L’intensa attività quotidiana dell’Arma «è fatta di continue segnalazioni di problematiche sociali, familiari, di genitori che non sanno più che strada percorrere perché vedono i propri figli smarriti – ricorda l’Arma -; dubbi, incertezze e richieste di aiuto. Talvolta però l’incessante e incondizionato impegno, la passione e l’amore per il proprio lavoro, trovano la sintesi in risposte positive come nel caso di Veronica. Un motivo di orgoglio e in un certo senso di vittoria – sottolineano i carabinieri -. Sì, vittoria in primis per Veronica che con perseveranza ha affrontato e vinto la sua lunga battaglia ma anche per l’Istituzione e la società tutta».
La sinergia tra le diverse parti in causa ha consentito la “rinascita di Vero”, come ha detto la madre, continuando a ringraziare i carabinieri die Brecce Bianche aggiungendo che «voi avete partecipato attivamente alla costruzione di questa rinascita, eravate lì proprio nei momenti più drammatici. Traguardo scontato per alcuni, ma non in questo caso. Traguardo che è anche una ripartenza con un nuovo progetto di vita».
Nel pomeriggio di ieri, Veronica ha conseguito un traguardo importante: si è laureata all’Università Carlo Bo di Urbino e ha voluto che a presenziare ci fossero anche quei carabinieri che l’hanno aiutata ad arrivare a questo momento di gioia ed orgoglio. «La sua determinazione – sottolinea l’Arma – le ha permesso di riscattarsi da un momento buio della sua adolescenza: quando si era pericolosamente avvicinata al mondo degli stupefacenti. E’ rifiorita ed è ritornata alla vita. La storia di Veronica vuol essere un esempio per altri giovani che come lei, per le molteplici combinazioni dell’adolescenza, nella fase più delicata della crescita si ritrovano smarriti e senza riferimenti. Veronica ci insegna che presa consapevolezza della caduta ci si può rialzare ed affrontare il cammino a testa alta, con passione e determinazione. Questa toccante dimostrazione di umanità e di vicinanza ha reso la festa di laurea un momento ancora più speciale e significativo, evidenziando l’importanza di sostegno e di inclusione nella nostra società».
La presenza dei carabinieri non è stato solo un gesto simbolico ma ha rappresentato un forte messaggio di incoraggiamento e fiducia nel percorso di recupero e di crescita di Veronica.
Il comandante della Stazione carabinieri di Brecce Bianche, nel formulare gli auguri a nome di tutta l’Arma dei carabinieri, al termine della cerimonia, ha ricevuto il ringraziamento più sincero da parte di Veronica.

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