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Minacce, insulti e percosse
nei confronti della moglie:
braccialetto elettronico per un 67enne

ANCONA - Le indagini sono state svolte dai poliziotti della Squadra Mobile, coordinati dalla procura dorica. L'uomo dovrà mantenere una distanza di 500 metri dalla donna

Minacce, percosse e insulti continui nei confronti della moglie. Inoltre, anche alla presenza del figlio, l’avrebbe aggredita facendola sbattere contro un pensile della cucina, prendendola a schiaffi, colpendola e, spesso, anche procurandole lesioni personali per le quali la donna aveva sempre evitato di ricorrere alle cure mediche.
Un inferno fatto di continui litigi e maltrattamenti che avevano procurato alla donna paure e ansie, ma a cui i poliziotti della Squadra Mobile hanno messo la parola ‘fine’.
Avviate le indagini coordinate dalla procura, la polizia ha potuto ricostruire tutto il quadro, dando poi esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare emanata dal Gip di Ancona, con la quale è stato disposto il divieto di avvicinamento con l’applicazione del braccialetto elettronico a carico del 67enne, ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia commessi nei confronti della moglie. Il provvedimento dell’autorità giudiziaria prevede il divieto di avvicinamento alla consorte, ad una distanza non inferiore a 500 metri.
«L’attività repressiva, pur coronata da efficaci risultati – ha commentato il questore, Cesare Capocasa -, non risulta sufficiente ad arginare un fenomeno ormai strutturale come la violenza di genere, che richiede un deciso cambiamento culturale che coinvolga tutti gli attori istituzionali e non per condividere adeguate azioni di contrasto. Una cultura che sia più forte dell’indifferenza, dell’insofferenza, dell’intolleranza, dell’ignoranza dettata dai pregiudizi. Una cultura che possa restituire a ciascuna donna il diritto ad essere pienamente libera, pienamente se stessa».

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