Grande partecipazione alla marcia commemorativa per il terzo anniversario dell’invasione dell’Ucraina su larga scala da parte della Russia, oggi, domenica 23 febbraio, ad Ancona si è svolta una marcia commemorativa in occasione del terzo. L’evento, che ha visto una grande partecipazione di cittadini, autorità locali e rappresentanti della società civile, ha avuto come obiettivo principale quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del sostegno all’Ucraina e sulla necessità di un’azione più decisa a livello internazionale per contrastare l’aggressione russa.
La manifestazione è iniziata stamattina alle ore 11 in piazza della Repubblica, di fronte al Teatro delle Muse, per poi snodarsi lungo corso Giuseppe Mazzini fino a piazza Roma, dove si sono tenuti momenti di riflessione e performance simboliche. Un evento per ricordare e mobilitare l’opinione pubblica «Durante la marcia, i partecipanti hanno portato cartelli e bandiere ucraine, srotolando una bandiera di 15 metri e tenendo in mano mappe dell’Ucraina.- si legge nella not di Cum, la Comunità Ucraina nelle Marche – Un gruppo di bambini ha marciato con sagome raffiguranti bambini deportati, lanciando un messaggio chiaro: “Aiutateli a tornare a casa”. L’evento ha avuto il sostegno della campagna internazionale “People First! – Persone prima di tutto!”, lanciata dai premi Nobel per la Pace Centro per le Libertà Civili, per chiedere la liberazione di tutti i prigionieri del Cremlino, tra cui prigionieri di guerra, civili detenuti illegalmente, bambini ucraini deportati e prigionieri politici».
«La manifestazione di Ancona si è unita simbolicamente all’iniziativa globale di “Strichka” – “Fermiamo il Male”, una campagna lanciata per ricordare al mondo che la guerra non si è fermata e che la comunità internazionale deve agire con determinazione per fermare l’aggressione russa. – prosegue il comunicato – Una delle performance più forti della giornata è stata “Il Mondo Ha Chiuso gli Occhi”, in cui i partecipanti si sono bendati gli occhi con nastri neri per simboleggiare la cecità dell’Europa di fronte alla minaccia russa. Nel silenzio, il rumore statico della televisione e frammenti di notizie hanno evocato la disinformazione che ha contribuito all’indifferenza iniziale verso il conflitto».
In piazza Roma si sono tenuti interventi di diverse personalità istituzionali e associative, da Annalisa Pini, consigliere comunale e presidente della I Commissione consigliare permanente sulla partecipazione democratica di Ancona; Massimo Bello, presidente del Consiglio comunale di Senigallia; Maryna But, presidente dell’Associazione Comunità Ucraina nelle Marche; Michele Mariella, presidente dell’Associazione Reciproca di Pesaro; Jaklin Bachynska, vicepresidente dell’Associazione Comunità Ucraina nelle Marche; Maria Havryliuk, poetessa e attivista ucraina, intervento sui bambini rapiti dai russi; Bohdan Onyshchak, vicepresidente dell’Associazione Insieme Per Ucraina. E’ intervenuto per parlare dei prigionieri e degli ostaggi Andriy Podolskyy, presidente dell’Associazione Insieme Per Ucraina.
«I relatori hanno sottolineato il ruolo cruciale della comunità internazionale nel contrastare l’aggressione russa, il valore della resistenza ucraina e la necessità di un maggiore sostegno all’Ucraina da parte delle istituzioni italiane ed europee. Una dichiarazione per l’Ucraina e la sicurezza europea.- aggiunge Cum – Durante l’evento, i partecipanti hanno firmato una Dichiarazione di Supporto all’Ucraina e alla Sicurezza Europea, che sarà inviata alle più alte istituzioni italiane ed europee, tra cui il presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, il presidente della Repubblica Italiana, la Commissione Europea, il segretario generale della Nato e l’Ambasciata dell’Ucraina in Italia. La dichiarazione chiede un maggiore supporto militare e umanitario all’Ucraina, il riconoscimento ufficiale della Russia come Stato sponsor del terrorismo e il rafforzamento delle difese civili e militari in Europa. Un forte messaggio di unità e resistenza
L’evento si è concluso con un momento di raccolta delle firme. I presenti hanno poi intonato l’inno nazionale ucraino, a testimonianza dell’unità e della determinazione della comunità ucraina nel difendere la propria terra. «Con la consapevolezza che il conflitto in Ucraina riguarda la sicurezza di tutta l’Europa, i partecipanti hanno ribadito il loro impegno per la verità, la giustizia e la libertà. Il futuro dell’Ucraina si decide in Europa, il futuro dell’Europa si decide in Ucraina» conclude il comunicato.
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