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Gli arcobaleni sfilano ad Ancona:
«Impegno serio per la pace» (Foto/video)

CORTEO - Manifestazione oggi pomeriggio nel capoluogo dorico a distanza di un anno dall'inizio della guerra in Ucraina. Mario Busti, presidente dell’Università per la pace delle Marche: «Si deve fermare al più presto»

La manifestazione ad Ancona

 

di Francesca Pasquali

Si è concluso sulle note di “We shall overcome” di Joan Baez e con un ramoscello d’ulivo posato sopra una grossa bandiera arcobaleno adagiata a terra il corteo regionale per la pace partito oggi pomeriggio alle 16 da piazza del Papa. Percorrendo corso Garibaldi, il serpentone di circa cinquecento persone arrivate da diverse zone delle Marche si è fermato in piazza Cavour.

Una manifestazione gemella a quelle di ieri a Pesaro e a Fano, come chiesto da Europe for Peace, la rete internazionale promotrice delle marce pacifiste. «Invece di una manifestazione nazionale, come quella del 5 novembre a Roma, ne sono state organizzare tante a livello locale, per far crescere la necessità che il mondo veda che si deve fermare questa guerra al più presto e che c’è un popolo della pace che vuole un cessate il fuoco e una conferenza internazionale», ha spiegato Mario Busti, presidente dell’Università per la pace delle Marche. 

Un corteo (quasi) senza simboli, «perché la pace deve unire tutti», quello sfilato tra le facce dei curiosi lungo il corso dello shopping cittadino.

Non c’erano le bandiere azzurre e gialle dell’Ucraina tra quelle sventolate dai manifestanti, ma è chiaro che la guerra che la marcia chiede di cessare subito è quella nel Paese martoriato ormai da un anno. E, per i pacifisti, la strada per arrivarci è una e una sola: quella della diplomazia.

«Pur condannando dal primo momento l’invasione russa ed esprimendo una sincera solidarietà all’Ucraina attaccata e invasa, ci siamo subito mossi per chiedere trattative di pace, perché è chiaro che la guerra si risolve con strumenti di pace e non di guerra», ha detto Nicia Pagnani, coordinatrice regionale Anpi Marche e presidente provinciale Anpi Ancona. «Il fatto che, dopo un anno, ci troviamo in piazza a chiedere esattamente le stesse cose, vuol dire che avevamo ragione», ha aggiunto Pagnani. Per la quale «la mobilitazione di oggi significa continuare a chiedere un impegno serio per la pace». Un appello che i manifestanti hanno rivolto al segretario delle Nazioni Unite, perché «convochi una conferenza di pace», all’Unione Europea e alle istituzioni italiane. Al governo Meloni il corteo ha chiesto che «le risorse massicce che vengono spese per questa corsa al riarmo generale vengano convertite e usate per spese civili, perché è chiaro che le criticità oggi sono altre».

Pochi i giovani presenti alla manifestazione. C’erano quelli del collettivo Gulliver. Per Alex Giaccio, che fa parte dell’associazione studentesca, «è giusto che i giovani scendano nelle piazze a manifestare il dissenso verso questa aggressione, perché siamo noi quelli che dovranno portare avanti il Paese». 

 

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