Danni sisma 2022 e sfollati:
«Presto la proroga del Cas»

ANCONA – Lo ha comunicato ieri in aula il vice sindaco Giovanni Zinni nel rispondere ad una interrogazione a tema della consigliera Susanna Dini (Pd)

Susanna Dini

 

«Ho presentato questa interrogazione perché, come sappiamo tutti dopo il sisma del 9 novembre 2022 sono rimasti fuori casa tanti anconetani, alcuni immobili residenziali privati sono risultati completamente inagibili e altri parzialmente inagibili. Fino ad aprile 2025 c’era stata la proroga dello stato d’emergenza e comportava delle agevolazioni e l’erogazione dei fondi casse con i contributi autonoma sistemazione (Cas). A me risulta che ai cittadini rimasti senza casa il Comune non li abbia erogati per il mese di maggio. Chiedo all’assessore se il Comune si è informato sulla proroga o meno dello stato d’emergenza o se sono state valutate misure comunali a sostegno degli sfollati». Così ieri mattina in aula la consigliera d’opposizione Susanni Dini (Pd) ha presentato la sua interrogazione facendosi portavoce delle preoccupazione dei tanti danneggiati dal terremoto di due anni fa.

Giovanni Zinni

«Ci hanno riferito che a breve verrà firmata la proroga dei Cas a livello del governo centrale e verranno individuate le modalità di erogazione. – ha esordito il vice sindaco Giovanni Zinni nel rispondere ai quesiti- Il Comune è già pronto a livello procedurale documentale, quindi che aal momento mancano solo i soldi per proseguire l’erogazione del contributo Cas. fronte di questo diciamo disagio intermezzo per quello che riguarda lo stato di emergenza, viene ripercorsa una via parallela che è quella della ricostruzione. Ringrazio il commissario Castelli per il lavoro fatto e per riuscire a far comprendere ai Ministeri competenti e al governo centrale la necessità di procedere con l’inserimento del sisma 2022 nelle procedure di ricostruzione. Nel 2025 è stata data l’opportunità per la ricostruzione privata di progettare per 5 milioni di euro e 7 nel 2026. Sono stati stanziati fondi per la ricostruzione pubblica e privata con un’autorizzazione di una prima spesa con il limite di 30 milioni di euro nel 2025, e 60 milioni di euro nel 2026. C’è la necessità di proseguire con il Cas che attiene alla sfera giuridico contabile dell’emergenza, ma era anche fondamentale che partisse bene l’iter della ricostruzione. Speriamo di avere i fondi il prima possibile, perché prima autorizzi gli interventi e la progettazione e prima partono i cantieri» ha concluso Zinni. Susanna Dini si è detta rasserenata auspicando che la proroga del Cas, almeno secondo da quello arriva di riflesso da Roma, possa andare oltre il 31 dicembre 2025.

(Redazione CA)

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