Fedrigoni, il sindaco Daniela Ghergo:
«A rischio il futuro della carta»

FABRIANO - Dopo le rassicurazioni, il timore di una strategia di dismissione del gruppo. Chiesto un nuovo tavolo al Ministero e convocato il tavolo comunale del lavoro

Daniela Ghergo

«Il comunicato diramato dalle organizzazioni sindacali Cgil, Flc, Fistel, Cisl e Uilcom, con cui si rappresenta la grave situazione esistente nell’Area Marche del Gruppo Fedrigoni, sostanzialmente priva di una strategia industriale e di investimenti che possano garantirne la sopravvivenza e la continuità a Fabriano e nella regione Marche, è indice di grande preoccupazione. Nei mesi scorsi, dopo la chiusura del tavolo regionale e la formalizzazione dell’accordo tra azienda, regione e sindacati, abbiamo assistito a numerose rassicurazioni circa l’intenzione della società di salvaguardare l’area Marche, e Fabriano in particolare».
A sottolinearlo è il sindaco Daniela Ghergo che prosegue dicendo: «Se, ‘nonostante l’annuncio di ulteriori inserimenti di lavoratori nel settore delle carte di sicurezza, non vi è ad oggi un piano concreto di sviluppo, né un riequilibrio territoriale che possa garantire continuità produttiva e occupazionale per i lavoratori della Regione’, ciò significa da parte dell’azienda una sostanziale sconfessione degli impegni assunti lo scorso mese di dicembre. E dimostrerebbe purtroppo il fondamento dei timori che ho manifestato anche al Ministero delle Imprese fin dall’inizio della vertenza: il pericolo di un sostanziale disimpegno di Fedrigoni nell’Area Marche, partendo proprio da un luogo simbolo della produzione della carta quale è Fabriano. I segnali di allarme che giungono dai lavoratori destano pertanto grandi preoccupazioni e ingenerano il timore che, dietro il tentativo di cedere il marchio ‘Fabriano’ per la produzione di carta da ufficio ad un produttore tedesco, seguito dall’annuncio della vendita della macchina a ciclo continuo F3 che la società si era invece impegnata a manutenere per tutto il 2025, ci sia una strategia volta alla dismissione dell’intero settore nell’Area Marche».

Infatti le ricollocazioni «non stanno avvenendo, i contratti dei lavoratori di Giano in distacco presso Fedrigoni – aggiunge – continuano ad essere temporanei, la formazione per le persone in cassa integrazione non è ancora partita, si riducono i lavoratori addetti alla gestione dell’energia e ad una delle linee produttive che avrebbe dovuto essere potenziata. Le incertezze dell’azienda rischiano di ampliare il numero dei lavoratori in cassa integrazione e di allungare i tempi oltre la scadenza di fine anno. Sono tutti elementi che lasciano intendere un progressivo disinteresse da parte di chi, invece, si è assunto l’impegno di fronte alle Istituzioni e alle rappresentanze dei lavoratori di rilanciare il brand Fabriano con un rafforzamento di altre produzioni rispetto alla dismessa carta da ufficio».

Il sindaco condivide quindi «le preoccupazioni espresse dalle forze sindacali a seguito degli ultimi incontri avuti con il management del Gruppo Fedrigoni: nelle prossime ore avanzerò formalmente la richiesta al Ministro delle Imprese e del Made in Italy On. Adolfo Urso di riconvocare il tavolo nazionale di confronto e nei prossimi giorni convocheremo il tavolo comunale del lavoro, chiedendo alla Regione Marche di prendervi parte per fare il punto di una vicenda che non sta procedendo secondo gli accordi presi ormai sei mesi fa, al fine di salvaguardare il settore carta a Fabriano e nei siti della regione».

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