Operazione Fedrigoni – Paperfast,
il sindaco Ghergo: «Ceduti
i marchi Copy 1 e 2, una beffa»

FABRIANO – La prima cittadina commenta con amarezza la notizia dell’accordo con il gruppo tedesco Jacob Jürgensen «che mortifica il senso di un marchio e il Made in Italy, rappresentando tra l’altro un grave precedente. Intervenga il Mimit»

Il sindaco Ghergo al sit in davanti al Mimit dei lavoratori Fedrigoni (archivio)

 

«Quel che temevamo è accaduto. La notizia dell’accordo tra Fedrigoni Group e il gruppo tedesco Jacob Jürgensen attraverso la controllata Paperfast non fa che materializzare l’inganno perpetrato ai danni di Fabriano, della sua storia produttiva e delle sue maestranze. Concedere la licenza d’uso del marchio Fabriano a un distributore internazionale consentendogli di chiamare la carta che vende “Fabriano – Copy 1 e 2” quando essa non è più prodotta nella città che le dà il nome ha il sapore della mistificazione, oltreché della beffa». E’ la reazione diretta del sindaco di Fabriano, Daniela Ghergo, alla notizia che il marchio Fabriano ‘Copy 1’ e ‘Copy 2’ sia stato concesso in uso.

«Segno evidente, tra l’altro, di scelte industriali fallimentari – aggiunge Ghergo – nel momento in cui non ci si è resi conto che chiudere la produzione di carta per ufficio avrebbe avuto ripercussioni non solo d’immagine, ma anche di mercato, perché i prodotti Fabriano venivano e vengono acquistati per apprezzamento e fedeltà a un marchio che nei secoli ha costruito la sua identità e qualità. Ora si corre ai ripari con un’operazione tutta commerciale che mortifica il senso di un marchio e il Made in Italy, rappresentando tra l’altro un grave precedente».

La prima cittadina di Fabriano si rivolge direttamente al Ministero delle Imprese e del Made in Italy «per fermare questa operazione, perché non crediamo che queste fossero le condizioni discusse nei numerosi incontri che ci sono stati tra il Mimit, la proprietà e il management di Fedrigoni durante la gestione della vertenza Giano 1264. In questa vicenda ognuno si assuma le proprie responsabilità. Per parte nostra investiremo immediatamente della questione il Ministero e la Regione Marche e non lasceremo nulla d’intentato nella difesa della territorialità del marchio e del nome di Fabriano. Nel mondo siamo conosciuti come la Città della Carta e della Filigrana. La città, la sua storia, i suoi cittadini e i lavoratori fabrianesi del settore cartario del gruppo Fedrigoni non meritano di essere umiliati. – conclude Daniela Ghergo – Non lasceremo nulla di intentato nel tutelare il nome della nostra città rispetto a logiche di pura convenienza commerciale da parte di chi si fregia di usare il nome Fabriano».

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