E’ morto Antonio Toccaceli,
il pittore che ha immortalato
la bellezza del paesaggio

Antonio Toccaceli davanti a una sua opera

«Ciao Antonio, ora sei andato a dipingere il cielo. La tua famiglia ti saluta con tanto amore». Parole affettuose dedicate dai suoi cari ad Antonio Toccaceli, pittore paesaggista di Castelfidardo che si è spento questa mattina all’Hospice dell’ospedale di Loreto, dove era ricoverato per l’aggravarsi della malattia contro la quale combatteva da qualche mese. L’artista aveva 86 anni e dall’età di 11, da autodidatta, aveva iniziato ad esprimersi con tela e pennelli, coltivando in contemporanea le sue altre passioni: la fisarmonica e la società calcistica. L’incontro con Antonio Gasparri gli aveva aperto nuovi orizzonti stilistici con lo studio degli Impressionisti. Il pittore aveva così iniziato a creare opere con la tecnica a spatola puntinista e divisionista. Poi erano arrivate le mostre e la fama. Allestimenti ammirati soprattutto a Castelfidardo e in altre realtà delle Marche, tanto che le sue opere  sono conservate in molte collezioni, pubbliche e private, della sua zona.

Il ricordo degli amici è corso sui social network. Tutti, dai più giovani ai più anziani, hanno voluto ricordare la sua verve artistica e che Castelfidardo ha perso un altro pezzetto di storia con la morte di questo genio del colore e cantore della bellezza. «La notizia della scomparsa di Antonio mi addolora profondamente. – scrive il sindaco Roberto Ascani, a nome dell’intera comunità cittadina – Era una persona unica, capace di coniugare l’anima creativa dell’artista con la grinta e la lealtà dell’appassionato di sport. Antonio ci ha insegnato l’importanza di non smettere mai di sognare e di affrontare la vita con gentilezza. Possa la tua arte continuare a ispirarci. Sentite condoglianze alla famiglia Toccaceli».

La camera ardente è stata allestita nella Casa el Commiato ‘Alba Nov’ di via Bramante a Castelfidardo, aperta alla visite dalle ore 10 di domani. Il funerale di Antonio Toccaceli sarà celebrato martedì 4 novembre nella chiesa di Sant’Antonio. C’è da credere che la città che ha amato tanto gli tributerà grandi onori.