
Un momento della seduta della Commissione referendaria, Simone Pizzi è il secondo seduto in alto da sinistra
Referendum sul nuovo impianto di cremazione da realizzare nel cimitero di Tavernelle, sullo sfondo della spinosa questione dell’amminissibilità si staglia il problema delle eventuali penali che il Comune di Ancona potrebbe dover pagare qualora i contratti d’appalto già firmati non fossero rispettati nei tempi o fossero del tutto risolti. Di questo e altro si è parlato oggi pomeriggio durante i lavori della Commissione consiliare permanente chiamata a decidere non sulla realizzazione del progetto, ma esclusivamente sulla possibilità di sottoporre il quesito referendario ai cittadini. Il presidente del Consiglio comunale, Simone Pizzi, qui in qualità di commissario, ha ricordato che il referendum mira ad abrogare una disposizione del piano urbanistico che lo colloca nel cimitero di Tavernelle. Per questo motivo è stato richiesto un parere tecnico al Responsabile unico del progetto del Comune.
Il Rup ha giudicato il quesito potenzialmente inammissibile per diversi motivi. Intanto il suo parere sostiene che il Piano Regolatore cimiteriale sarebbe un ‘piano attuativo’, quindi di competenza della Giunta, e si profilerebbe una possibile invasione della competenza del Consiglio comunale in materia di pianificazione urbanistica e organizzazione dei servizi e questo limiterebbe l’ammissibilità del referendum. Nella relazione poi si invoca il divieto di referendum sull’“organizzazione dei servizi” previsto nello Statuto comunale. Si sostiene inoltre che il quesito potrebbe produrre effetti economici significativi come pagamento di penali o l’avvio di contenzioso legale per il Comune. Infine si invoca un principio normativo secondo cui la legge favorisce forme di sepoltura a minor impatto ambientale, come la cremazione.
Tutti passaggi ricordati e confutati dal consigliere Carlo Pesaresi (Ancona Diamoci del Noi) che ha rigettato la relazione e che nel dettaglio ha chiesto al Rup di ricostruire lo stato del contratto d’appalto relativo all’impianto di cremazione, sopratutto le ragioni che hanno portato a una sospensione dell’appalto del primo dei due lotti in corso e anche approfondimenti sulle eventuali penalità legate a una risoluzione anticipata, in particolare quelle relative alla fornitura del macchinario per cui potrebbero essere richiesti fino a 672.000 euro di pagamento al Comune. È stato spiegato che la sospensione fino al prossimo 6 gennaio del primo lotto dell’appalto non riguarda questioni ambientali, ma verifiche tecniche sul terreno di costruzione e sulle falde acquifere, condotte tramite installazione di un piezometro. Il Rup ha inoltre aggiunto che l’appalto del primo lotto, quello delle opere edili, garantisce la disponibilità della sala entro circa 300 giorni. Il secondo è invece connesso alla fornitura del forno da consegnare al 300esimo giorno. Proprio per assicurare coordinamento tecnico e rispetto dei tempi, le due imprese coinvolte lavorano quindi su scadenze coordinate ma distinte e con obblighi diversi.
Il contratto del macchinario scatta solo quando il locale è pronto ed il lotto 1 è completato. Per questo motivo la sospensione del lotto 1 non è stata estesa automaticamente al lotto 2 «perché è temporalmente successivo» ha chiarito il Rup. Nonostante tutto, L’appaltatore del macchinario ha già manifestato preoccupazioni espresse inviando al Comune una Pec, per sollecitare chiarimenti e rivendicando potenziali diritti nel timore di non poter rispettare il cronoprogramma a causa della sospensione del lotto 1. Un punto centrale del dibattito ha riguardato il parere legale richiesto dal Rup sull’ammissibilità del referendum, parte integrante della sua relazione. Pesaresi ha contestato che il Rup si sia spinto oltre le proprie competenze, dovendo solo attenersi alla gestione del contratto senza «coinvolgersi in valutazioni giuridiche sulla materia referendaria, compito spettante alla commissione stessa». Oltretutto ha criticato la scelta di rivolgersi a un legale esterno invece di utilizzare l’Avvocatura comunale o il segretario generale del Comune.

L’avvocato Alessandro Lucchetti (al centro) oggi in Commissione. Qualora il referendum consultivo fosse ammesso, richiederebbe la partecipazione del 50% più uno degli anconetani aventi diritto al voto per avere un esito
E’ spettato poi all’avvocato Alessandro Lucchetti illustrare gli aspetti critici che, a suo avviso, renderebbero problematico l’ammissione del quesito referendario. Quello che preoccupa maggiormente è il fatto che il procedimento amministrativo è già in fase avanzata, con contratti attivi e obbligazioni già sorte che esporrebbero il Comune, in caso di inadempimento, appunto al pagamento di penali. «Questo significa che l’azione amministrativa ha già dispiegato effetti e l’ordinamento si preoccupa di salvaguardare gli effetti già incrementati. – ha spiegato il legale incaricato – Gli stessi giudici amministrativi da sempre dicono che fino a quando non c’è il contratto, l’amministrazione può tornare a riconsiderare la propria scelta. Non puoi però sottrarti con strumenti straordinari come quello di una revoca della manifestazione amministrativa già da tempo formulata. Temo che siamo arrivati troppo oltre ed è rilevante il punto della salvaguardia del posizionamento economico del contraente che può esporre l’amministrazione a conseguenze patrimoniali».
Il consigliere di minoranza Pesaresi ha domandato inoltre se il forno crematorio potesse essere collocato altrove, ma Pizzi ha ritenuto la domanda non pertinente ai fini dell’ammissibilità del referendum e il Rup ha aggiunto che la normativa richiede l’impianto all’interno di un’area cimiteriale già esistente, e spostarlo altrove implicherebbe la creazione di un nuovo cimitero attraverso una procedura piuttosto complessa. La seduta è stata aggiornata a prima delle festività natalizie, forse il 23 dicembre, anche per consentire l’audizione dei delegati del Comitato “Aria Nostra” (oggi in aula), contrari alla realizzazione dell’impianto nel quartiere Tavernelle e promotori del referendum stesso.
(Redazione CA)
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