A cento anni dalla sua inaugurazione sul belvedere dei giardini di Piazza Nuova, il Comune di Osimo restaurerà il Monumento ai Caduti della Grande Guerra. Ieri sera il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la mozione presentata dal consigliere d’opposizione Giorgi Magi (FdI) come firmatario e sottoscritto da tutti i gruppi di minoranza, emendata dai gruppi della maggioranza di centrosinitra, che impegnava la giunta a reperire risorse per la riqualificazione della scultura in bronzo rappresentante il fante e la sua famiglia e della parte marmorea per la ripulitura delle scritte.
«E’ un argomento molto sentito per il nostro portato perché comunque è una battaglia che anche personalmente sulla quale mi sto impegnando da molti anni. – ha spiegato in aula Giorgio Magi – E’ un monumento simbolo della nostra città, che dovrebbe accomunare tutti i cittadini osimani sotto lo stesso sentire, sotto la stessa bandiera. Lo stesso presidente del Consiglio comunale di Osimo, Simone Pugnaloni nel video della campagna elettorale per le Regionali si è fatto riprendere nella prospettiva di questo monumento. Simbolo valoriale che unisce tutta la cittadinanza, un punto di riferimento fondamentale per le celebrazioni e le commemorazioni tanto civili quanto tanto militari. Quel monumento è stato inaugurato il 25 ottobre 1925. I segni del tempo sono piuttosto visibili sia sulla parte in marmo che sulla parte bronzea che si è ossidata e anche la targa sul basamento è illeggibile, dove sono riportati incisi e colorati rosso i nomi di circa 380 militari osimani caduti sul fronte della Grande Guerra e questo ci quello che ci addolora dal punto di vista della memoria. Faccio un appello a tutti i consiglieri di maggioranza di minoranza. al presidente, al sindaco affinché si possa scrivere veramente una bella pagina di di politica osimana. C’è il discorso del reperimento dei fondi. Sotto l’amministrazione Pugnaloni per il recupero del monumento, che non dorebbero essere ingenti. Ci sono molti modi per reperire i fondi anche con l’art bonus. – ha concluso il consigliere di Fratelli d’Italia – Lì si sono scritti nomi di nostri nonni o bisnonni e riportare quelle vicende oggi alla alla memoria serve anche da stimolo per le nuove generazioni».
Le integrazioni apportate dai gruppi di maggioranza – ha ricordato la capogruppo del Pd, Eliana Flamini – hanno incluso nel percorso di restauro il monumento commemora la rappresaglia nazifascista, avvenuta il 24 giugno 1944, sulla popolazione di Casette di Rinaldo, opera di Romolo Augusto Schiavoni, e il cippo che si trova sulla strada di Cingoli sempre legato al ricordo della Liberazione dopo la seconda Guerra Mondiale, eretto a memoria del partigiano osimano Alfredo Sconocchini dove ha perso la vita per mano dei nazisti. L’emendamento è stato votato all’unanimità.
Prima del voto sulla mozione unificata, l’assessore Mauro Pellegrini nell’impegnarsi a condividere i contenuti dell’atto ha ricordato che esiste un progetto presentato anni fa per un bando nazionale non è stato finanziato. «Abbiamo però una relazione progettuale con un preventivo fatto da 3 restauratori per un impegno di spesa tra i 25-30.000 euro che il Comune è in grado finanziare già con la prossima variazione di bilancio. – ha annunciato – Dobbiamo solo richiedere l’aggiornamento dei prezzi ed è un affidamento diretto. Un intervento che si può avviare entro l’anno. Questo monumento fu deliberato dal Consiglio comunale di Osimo nel 1915. Presenta anche una chiara connessione con la storia coi giardini Piazza Nuova perché nel ‘25 il Comune acquistò gli orti Acqua che poi sono diventati gli attuali giardini di Piazza Nuova e fu inaugurato contestualmente il Parco della Rimembranza. Un anno e mezzo fa avevo presentato tra l’altro un progetto di riqualificazione del parco della Rimembranza che fa parte di quella storia della città. A fine ‘800 si inizia a pensare urbanisticamente l’allargamento di Corso Mazzini e poi alla configurazione attuale di Piazza Nuova , il monumento ai caduti e il parco della Rimembranza è un unicum. Procederemo anche agli altri interveni che sono si spesa minore perché attengono solo alla ripulitura».
Pellegrini ha rammentato infine che Giuseppe Martini vinse il concorso con il suo bozzetto per realizzare il Monumento ai Caduti osimano. «Concorso bandito all’epoca dalla Città di Osimo. Il gruppo bronzo rappresenta il fante con la famiglia – ha evidenziato l’assessore – Le motivazioni che all’epoca sul perché fu scelto quel bozzetto: “Concetto di unire la figura del fante alla sua famiglia in quanto questa ha contribuito sotto altra forma nel sacrificio ed è stata artefice pur essa della vittoria. Concetto che è più rispondente al sentire moderno. La sintesi del dolore riportata alla grande famiglia italiana che non sovrasta l’esaltazione della vittoria ma anzi maggiormente l’accentua è più consona alla guerra ora combattuta assai differente alle passate e con le espressioni artistiche con le quali hanno tratto ispirazione gli altri concorrenti”».
(Redazione CA)
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