Trasporto pubblico locale,
proseguono i disagi: «Il Comune
batta i pugni per ottenere risorse»

ANCONA – Il comitato Utenti Tpl chiede all'Amministrazione comunale «azioni concrete e immediate quali pressioni sulla Filiera (Regione e Governo nazionale) per il reintegro dei fondi, aumento dei corrispettivi chilometrici, tra i più bassi in Italia, per garantire un servizio dignitoso a tutti»

Studenti in autobus (Archivio)

 

Il Comitato Utenti Tpl Ancona torna a denunciare una situazione di gravità senza precedenti nel trasporto pubblico cittadino. Dopo i tagli di quasi il 20% delle corse dal 2024 ad oggi gli utenti lamentano quotidianamente la cancellazione improvvisa di numerose corse, lasciando a terra centinaia di persone e fioccano le segnalazioni degli utenti.«Non è mai accaduta una situazione così grave – dichiara il Comitato – Oltre ai tagli programmati, assistiamo a un salto di corse continuo che colpisce in particolare le linee 2 e 3, ma anche la 1/4 e la 46, quest’ultima con bus talmente saturi che la mattina molti universitari non riescono a salire per raggiungere le sedi. Segnalazioni indicano l’incresciosa situazione al parcheggio degli Archi ove dopo aver pagato i pochi bus dell’1/4 giungono già carichi e molti on riescono a salire». La causa dei disservizi aggiuntivi, oltre i tagli effettuati finora, è da ricondurre alla mancanza di risorse per le manutenzioni: molti mezzi sono in officina per guasti e ogni giorno il loro numero aumenta in attesa di essere riparati da un numero insufficiente di meccanici o per l’impossibilità di acquistare pezzi di ricambio. A breve arriveranno due nuovi bus, una goccia nel mare, in attesa degli altri non prima della prossima primavera. I disagi quindi continueranno.

«La Dirigenza di Conerobus, a fronte della riduzione delle risorse dalla Filiera, in due anni ha effettuato una serie di tagli, e non ha realizzato nessuna riforma necessarie. Oltre ai danni all’Utenza quello all’ambiente: la riduzione del Tpl vanifica ogni tentativo di diminuire l’uso dell’auto privata, aggravando traffico con ingorghi e inquinamento cittadino. – prosegue il comunicato – Il Comitato punta il dito contro l’Amministrazione comunale, accusata di essere chiusa nei palazzi e di tacere perché corresponsabile con la sua Filiera politica (nazionale, regionale e comunale), dei tagli alle risorse. Il voto del 28 e 29 settembre ad Ancona ha decretato il forte calo del centrodestra, un cartellino giallo dato a chi ha causato questi problemi – ricorda il comunicato – L’unico obiettivo dell’Amministrazione sembra essere il continuo ‘panem et circenses’, mentre si tagliano fondi a un servizio essenziale».

Il Comitato Utenti Tpl Ancona chiede pertanto all’Amministrazione «azioni concrete e immediate quali pressioni sulla Filiera (Regione e Governo nazionale) per il reintegro delle risorse – aumento dei corrispettivi chilometrici, tra i più bassi in Italia, per garantire un servizio dignitoso a Utenti e Lavoratori. Inoltre introduca correttivi per la mobilità quali misure per il contenimento del traffico privato, la promozione vera del Tpl con corsie preferenziali e semafori verdi, oltre all’aumento delle corse, anche in orario serale, per lavoratori e anche studenti se davvero si vuole onorare la vocazione di Ancona come città universitaria. Si prenda esempio dal sindaco di Jesi che protesta con forza contro tagli inaccettabili e disservizi di Conerobus; l’Amministrazione di Ancona è invitata a fare altrettanto» conclude il Comitato Utenti Tpl.

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