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Professore ucciso: l’arma non si trova,
fissata l’udienza di convalida

SASSOFERRATO - Sebastiano Dimasi, accusato di omicidio volontario, comparirà davanti al giudice di Perugia il 2 febbraio per la convalida del fermo. Domani pomeriggio (1 febbraio) si terrà l'autopsia a Fabriano, sul corpo di Alessandro Vitaletti, preso a coltellate. L'avvocato dell'indagato ha nominato un perito di parte

Sebastiano Dimasi

E’ stata fissata per il 2 febbraio l’udienza di convalida del fermo per il muratore Sebastino Dimasi, 55 anni, accusato dell’omicidio del professore Alessandro Vitaletti (leggi l’articolo). L’udienza si terrà a Perugia, competente per territorio visto che il 55enne è stato preso dai carabinieri in territorio umbro, appena dopo il confine marchigiano. Titolare dell’indagine rimane la procura dorica perché i fatti si sono consumati a Sassoferrato. Dimasi comparirà davanti al giudice alla presenza del suo avvocato Enrico Carmenati. I carabinieri cercano ancora l’arma del delitto, un coltello con il quale il muratore, originario della Calabria ma da anni residente a Sassoferrato, ha colpito Vitaletti, in via Buozzi, sabato scorso (leggi l’articolo), con più di venti coltellate.

 

Alessandro Vitaletti

Il numero preciso dei fendenti saranno chiariti domani (1 febbraio), all’ospedale di Fabriano, dove è attesa l’autopsia nel primo pomeriggio. Il pm Serena Bizzarri ha incaricato il medico legale Adriano Tagliabracci per l’esame autoptico. L’autopsia dovrà stabilire quanti sono stati i fendenti fatali per il professore di lettere che, dopo l’aggressione avvenuta in strada, è morto in ambulanza, durante il trasporto in ospedale. La difesa dell’indagato ha nominato un consulente di parte che parteciperà all’autopsia: è il medico legale Cristiano Cortucci con lo studio a Jesi.

(Mar. Ve.)

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