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Buon compleanno Charles,
l’Università festeggia il Darwin day

ANCONA - Dalle 17,30 al Muse Caffé il dibattito e la conferenza con brindisi finale in ricordo del noto teorico dell'evoluzionismo. Serata tra divulgazione e intrattenimento organizzata da Univpm, Marche Teatro e Libreria delle Muse

Appuntamento domani al Muse Caffè per celebrare la giornata dedicata a Charles Darwin, il teorico dell’evoluzionismo. Tra gli interventi, Guido Barbujani che presenta il suo libro “Gli africani siamo noi. Alle origini dell’uomo”. Università Politecnica delle Marche, Marche Teatro e Libreria delle Muse uniscono le loro forze per festeggiare il compleanno del noto scienziato. Il Darwin Day è una celebrazione nata in Inghilterra e negli stati Uniti immediatamente dopo la morte di Charles Darwin, nel 1882, e che continua ancora oggi in tutto il mondo.

Perché celebrare oggi il Darwin Day? Il professor Roberto Papa dell’Unvipm, fra gli organizzatori dell’incontro, spiega che “nonostante l’importanza della teoria dell’evoluzione nel mondo contemporaneo, l’opera di Darwin è, in realtà, poco conosciuta. Anche per questo è spesso, ancora oggi, oggetto di mistificazioni antiscientifiche e di furibondi attacchi dagli integralisti di ogni tipo. E’ quindi molto importante riscoprire Darwin e le sue opere. Un aspetto poco noto, ma molto importante del lavoro di Darwin è quello dell’analisi degli effetti che la selezione operata dall’uomo ha prodotto sulle piante e sugli animali a partire dalla nascita dell’agricoltura.”

L’appuntamento di Ancona è fissato per il 14 febbraio al MuseCaffè alle 17,30: dopo i saluti del rettore Sauro Longhi e del direttore del D3A Nunzio Isodoro (Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali Univpm) Roberto Papa Professore di Genetica agraria UNIVPM parlerà di “Darwin: l’agricoltura come laboratorio dell’evoluzione”. Alle 18.00 Guido Barbujani, Professore di Genetica dell’Università degli Studi di Ferrara, terrà un seminario “Perché non possiamo non dirci africani”. Alle 18.45 Valentina Conti intervista Guido Barbujani che presenta il suo libro “Gli africani siamo noi. Alle origini dell’uomo”. Alle soluzioni di fili spinati, muri, quote di immigrati, fogli di via Guido Barbujani, genetista di fama, cerca di aggiungere qualche ragionamento sulle responsabilità di molti scienziati nel fornire giustificazioni di comodo per lo schiavismo e il colonialismo; e poi su quanto le teorie della razza, che pure hanno generato sofferenze e conflitti enormi e reali, si siano rivelate irrealistiche, incoerenti e incapaci di farci comprendere la natura delle nostre differenze. Gli africani siamo noi racconta quel che abbiamo capito da quando la biologia ha abbandonato il paradigma razziale: parla di come nel nostro genoma restino tracce di lontane migrazioni preistoriche e anche di come forme umane diverse, forse specie umane diverse, si siano succedute e abbiano coesistito, finché sessantamila anni fa i nostri antenati, che erano africani, si sono diffusi su tutto il pianeta.

L’appuntamento si conclude con un brindisi di buon compleanno a Charles Darwin con vini Belisario e prodotti locali.

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