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Gabrielli ad Ancona per l’8 marzo:
“Conta il valore delle persone
non una festa comandata”

VISITA - Il capo della polizia ha raggiunto il capoluogo dorico per la giornata della donna celebrata in questura. "A volte sono le feste che segnano le differenze, come anche le quote rosa. In futuro spero non ce ne sia più bisogno. Valutiamo le persone per quello che sono anche se il tragitto è lungo ". Presenti due ex agenti che hanno segnato la differenza in polizia: Fernanda Santorsola, prima donna in Italia a diventare dirigente della squadra Mobile, nel 1981, e Maria Caterina Matera, prima donna poliziotto nella città
L'8 marzo in questura con il capo della polizia Franco Gabrielli

Franco Gabrielli

 

di Marina Verdenelli

(Foto e video Giusy Marinelli)

«La differenza la fa il valore di ognuno di noi. In futuro spero non ci sia più bisogno di una festa della donna come ricorrenza comandata perché a volte sono proprio le feste che segnano le differenze». Così il capo nazionale della polizia Franco Gabrielli, oggi ad Ancona, è intervenuto in questura durante la cerimonia per la giornata della donna in occasione dell’8 marzo. Piena la Sala Albanese dove il direttore generale della pubblica sicurezza è arrivato in mattinata, accolto dal questore Oreste Capocasa, dal prefetto Antonio D’Acunto, dal sindaco Valeria Mancinelli, il presidente della Regione Luca Ceriscioli e il dirigente delle Volanti Cinzia Nicolini. «Festeggiamo convintamente – ha sottolineato Gabrielli – in attesa che non ci sia più bisogno di una festa per definire le parità. A volte sono le feste che segnano più le differenze che una condivisione. Bisogna riconoscere il valore delle persone, siano esse uomini siano esse donne. La differenza la fa il valore di ognuno».

Il sindaco Valeria Mancinelli e il presidente della Regione Luca Ceriscioli

Gabrielli si è espresso sulle quote rosa e su come possano costituire una discriminate al contrario. «Valutiamo le persone per quello che sono – ha aggiunto il capo della polizia – la festa è importante ma c’è un lungo tragitto ancora da fare per una parità che non ancora non c’è. Auspico che non ci siano più disparità e che si faccia una festa per gli uomini e per le donne». La giornata della donna è stata arricchita dalla presenza di due ex agenti che hanno segnato la differenza in polizia. Quella di Fernanda Santorsola, prima donna in Italia a diventare dirigente della squadra Mobile, nel 1981, ad Ancona e Maria Caterina Matera, prima donna poliziotto ad Ancona che il 3 marzo scorso ha festeggiato i 90 anni (leggi l’articolo). «Un traguardo importante per l’emancipazione femminile – ha commentato il questore Capocasa – A fronte di tante conquiste restano ancora tante discriminazioni».

Gabrielli con il questore Oreste Capocasa

Poi il pensiero del capo delle Volanti che ha voluto dedicare alle donne un testo di madre Teresa di Calcutta. «Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe – ha letto Cinzia Nicolini – i capelli diventano bianchi,  i giorni si trasformano in anni. Però ciò che è importante non cambia, la tua forza e la tua convinzione non hanno età. Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno. Dietro ogni linea di arrivo c`è una linea di partenza. Dietro ogni successo c`è un’altra delusione. Fino a quando sei viva, sentiti viva. Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.  Non vivere di foto ingiallite. Insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.  Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c`è in te. Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto».

Cinzia Nicolini e Fernanda Santorsola

Fernanda Santorsola e Maria Caterina Matera

Il procuratore capo Elisabetta Melotti

Fernanda Santorsola in una foto dell’epoca

 

 

Il prefetto Antonio D’Acunto

 

 

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