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Ancona: il boia si chiama Samb
Derby flop e saluti alla Lega Pro

 

di Giuseppe Giannini

L’Ancona perde il derby 2-1, chiude senza mai vincere al Del Conero nel 2017 e retrocede nei dilettanti. Impossibile fare peggio. A librare la scure del boia sul condannato, i cugini della Samb, acerrimi rivali che servono il piatto della vendetta ai biancorossi riscattando la sconfitta dell’andata al Riviera delle Palme (0-1). Un risultato che però evita rimpianti. Forlì e Fano infatti vincono entrambe in trasferta (a Reggio Emilia e a Lumezzane) rendendo vana una eventuale vittoria dei dorici. Sarebbe stata comunque inutile quindi la trasferta a Forlì di domenica prossima per evitare la retrocessione diretta. Ma l’epilogo era prevedibile dopo una delle stagioni più tribolate della storia anconetana. Il tutto nella totale, o quasi, indifferenza dell’imprenditoria locale (presente solo Sergio Schiavoni che ha salutato in tribuna l’ex socio dell’Ac Ancona e attuale presidente della Samb Franco Fedeli) e dell’amministrazione comunale che ha abbandonato il club al proprio destino. Un tutti contro tutti tra squadra, società, proprietà, città e tifosi. Gli stessi ultras della Curva Nord che, finita la pazienza già da qualche settimana, tifano contro la propria squadra. Rendendosi anche protagonisti di un lancio di fumogeni e oggetti in campo che costringe l’arbitro a sospendere la gara proprio nel momento in cui l’Ancona sarebbe dovuta andare all’assalto. Perché Paolucci nella ripresa trova il pari e risponde al gol di Agodirin. Ma dopo neanche 5′ arriva il gol di Vallocchia che decide il match. Una partita che l’Ancona avrebbe dovuto giocare col coltello fra i denti. Come se non ci fosse un domani. Perché quello che è in discussione adesso è il futuro del calcio sotto il Guasco. Anche se va detto che dopo la gara di oggi arriva la matematica, ma raggiungere i playout sarebbe stato un miracolo. 

La cronaca –  Dopo un quarto d’ora l’Ancona e già in svantaggio. Agodirin approfitta di una incomprensione tra Daffara e Anacoura su un cross tagliato da destra. Troppo morbida la marcatura del difensore mentre il portiere resta a metà strada in uscita e si fa infilare con estrema facilità. Immediata la reazione dei dorici con l’incornata centrale di Cacioli su corner di Bambozzi, Aridità blocca. Ma sono gli ospiti a sfiorare il raddoppio al 30′ con Sorrentino che servito da Agodirin si incunea in area e spara a lato in diagonale. Al 33′ Frediani al volo su corner impegna a terra Aridità. E al 45′ Bacinovic interviene con un braccio su traversone di Voltan ma per l’Arbitro non è rigore. L’Ancona protesta e i dubbi restano. Al rientro degli spogliatoi i dorici tirano fuori l’orgoglio e al 13′ trovano il pari con Paolucci. L’ex Serie A sfrutta un errore di Lulli, entra in area e supera il portiere con una rasoiata in diagonale. Ma è un fuoco di paglia e i locali tengono il pari solo 300 secondi. Arriva infatti al 18′ il gol che decide il match. Vallocchia raccoglie in area, troppo solo con la difesa biancorossa attratta dalla palla, e batte un rigore in movimento che fulmina Anacoura. L’Ancona è in ginocchio e il colpo di grazia arriva al 33′: partita sospesa per il lancio di fumogeni e oggetti in campo dalla curva nord. Un gesto che vale più di mille cori di contestazione (che non sono mancati nei confronti di tutte le componenti del club) e che taglia definitivamente le gambe ai dorici. Nel finale infatti Vallocchia sciupa un contropiede e Candellori è frettoloso nella conclusione. Ma sarebbe stato troppo. Nel recupero c’è anche da registrare il rosso a Del Sante che raggiunge negli spogliatoi De Patre allontanato dalla panchina a mezz’ora dal termine. Ed è proprio il mister l’unico a presentarsi in sala stampa e a mettere la faccia su questa retrocessione. Ma a conti fatti sembra essere quello che meno c’entra con questo tragico finale. Sono altri i protagonisti che hanno determinato quella che potrebbe essere la fine di 112 anni di storia biancorossa.

Il tabellino:

ANCONA (4-3-3):Anacoura 5; Daffara 5, Cacioli 5, Ricci 5, Nicolao 5; Bambozzi 5, Vitiello 5,5 (24′ st Bariti sv), Zampa 4,5; Voltan 5 (11’st Del Sante 4), Paolucci 6, Frediani 5. A disp: Scuffia, Kostadinovic, Di Dio, Forgacs, Agyei, Mancini, Momentè, Falou Samb, Bartoli, Bellucci. All. De Patre 5
SAMBENEDETTESE (4-3-3): Aridità 6; Rapisarda 6, Di Pasquale 5, Radi 6, Grillo 5,5 (31′ st N’Tow sv); Lulli 5, Bacinovic 6, Vallocchia 6,5; Mancuso 6, Sorrentino 5 (45′ st Di Filippo sv), Agodirin 6,5 (27′ st Candellori 6). A disp: Pegorin, Pezzotti, Di Filippo, Bernardo, Latorre, Di Massimo, Ferrara, Ovalle, Mattia. All. Sanderra 6
ARBITRO: Maggioni di Lecco 5
RETI: 15′ Agodiri, 13′ st Paolucci, 18′ st Vallocchia.
NOTE: ammoniti Grillo, Sorrentino, Radi, Voltan, Agodirin, Bambozzi, Paolucci, Bacinovic.
Espulso Del Sante al 51′ st, De Patre allontanato dalla panchina al 16′ st. Recuperi 1′ pt, 6′ st.

Schiavoni e Fedeli in tribuna

 

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