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La Fiera targata Blu Nautilus
chiude con 110mila visitatori
Vigorelli: “In futuro più qualità”

ANCONA - Record di presenze per l'ultima edizione organizzata dai riminesi dopo 18 anni. Si chiude un ciclo. Affari definiti da "tanto di cappello" per il direttore della Fiera che indica il capoluogo dorico come "rischioso, ma che dà anche molto lavoro"

Un’immagine dell’edizione 2017 della Fiera di San Ciriaco

Remo Vigorelli, direttore area fiere della Blu Nautilus

 

di Agnese Carnevali

(foto di Giusy Marinelli)

Tocca quota 110 mila presenze. Si chiude così l’edizione 2017 della Fiera di San Ciriaco di Ancona. Con un nuovo record di visitatori. È stata la 18esima a firma di Blu Nautilus, la società di Rimini che organizzazione eventi, diretta da Remo Vigorelli. L’ultima, prima del nuovo bando con cui il Comune di Ancona riassegnerà la gestione degli eventi fieristici cittadini (leggi l’articolo).

Vigorelli, qual è il bilancio di quest’anno?

«Quella di quest’anno è stata un’ottima fiera. Sia in termini di presenze, aumentate ancora rispetto al 2016, ben sopra le 100 mila presenze, sia in termini di affari. La crisi negli ultimi anni si è fatta sentire in tutti i settori ed anche per quanto riguarda i mercati ambulanti non si tornerà più ai livelli di un tempo, ma direi che è stata una Fiera da “tanto di cappello” per quanto riguarda gli affari, soprattutto per chi è riuscito ad azzeccare il prodotto giusto da proporre. È quello che si chiama rischio di impresa».

E di tutta l’epoca Blu Nautilus ad Ancona che dice?

«La collaborazione con il Comune è sempre stata positiva e proficua. Si è riusciti a crescere negli anni».

Dunque, parteciperete al nuovo bando?

«Parteciperemo e cercheremo di vincere. Questo è il nostro lavoro. Se le condizioni imprenditoriali saranno accettabili non ci lasceremo sfuggire l’occasione. La Fiera di San Ciriaco di Ancona è una fiera dai molti rischi, ma che dà anche molto lavoro».

Che cosa chiederete per il nuovo bando?

«Questo lo lasciamo decidere al Comune. Non interferiamo».

In cosa potrebbe migliorare l’evento?

«Si può lavorare ancora sulla qualità, a patto che i vari uffici si mettano d’accordo. Noi abbiamo delle regole da rispettare, se i regolamenti ce lo consentono e se sono coerenti tra loro possiamo migliorare anche rispetto alle tipologie di banchi. E poi credo che si debba lavorare bene per portare più gente a piazza Pertini. Ieri (4 maggio) sono stato là fino alla chiusura alle 22, e posso dire che era ben frequentata, ma si può fare di più, soprattutto perché la proposta dei punti ristoro è molto alta e particolare, rispetto alle proposte culinarie interne alla Fiera. Una location che potrebbe essere valorizzata di più».

 

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