di Marina Verdenelli
(Foto Giusy Marinelli)
Un’operazione alla spalla le fa perdere il lavoro da parrucchiera, fatto per 27 anni. Chiusa l’attività il nulla. Ora è iscritta da quattro anni al centro per l’impiego e non riesce a ritrovare una collocazione fissa. Una situazione disperata per Donatella, 48 anni, che questa mattina ha deciso di protestare in piazza Salvo d’Acquisto, ad Ancona, legandosi con uno spago davanti agli uffici del Centro per l’Impiego. «Per lo Stato sono ricca perché ho una casa – racconta coprendosi il volto per tutelare i tre figli, tutti minorenni – ma io non so come andare avanti. Le bollette deve pagarle mia madre. Vorrei solo un lavoro, non è un mio diritto ?». Per lei, separata, si era aperta la possibilità di andare a fare delle camere ma l’invalidità alla spalla, dopo l’intervento, non le permette di fare sforzi. «Ho dovuto lasciare il lavoro che amavo – continua Donatella – quello da parrucchiera perché la mia spalla non me lo ha più consentito, dopo 27 ani di attività. Mi sono dovuta operare e ho chiudere il negozio che avevo, a Palombina». La donna è arrivata prima delle 13 in piazza Salvo d’Acquisto. Si è legata, ha appeso dei cartelli. Qualcuno dell’ufficio è sceso a parlare con lei rassicurandola che presto qualcosa le verrà proposto per la sua situazione. «Tornerò domani – dice Donatella – ci avrei anche dormito ma mi hanno detto che questa zona di notte non è sicura e non voglio creare problemi». In piazza Salvo d’Acquisto sono arrivati i carabinieri. Lei è rimasta. «Ho una invalidità riconosciuta – aggiunge la 48enne – appartengo ad una categoria protetta eppure per me sembra non esserci soluzione. Non posso tornare a fare il lavoro che amo perché fisicamente non ci riesco. Dopo la chiusura del negozio, dieci anni fa, mi sono un po’ arrangiata con dei lavoretti ma questo non è vivere, non è dignitoso».
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