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“Opera Ancona-Jesi”
Viaggio nelle città della musica

IL CARTELLONE - Presentate le opere in programma: Teatro delle Muse e fondazione Pergolesi Spontini insieme con la direzione artistica di Vincenzo De Vivo. I temi ruoteranno intorno a Siviglia, Mantova, Lipsia e Nagasaki: si parte con la Carmen il 22 settembre, chiusura con Madama Butterfly

Il Teatro delle Muse

 

Vincenzo De Vivo

 

Un’unica stagione lirica è la proposta di “Opera Ancona-Jesi” promossa e organizzata dalla fondazione Teatro delle Muse e dalla fondazione Pergolesi Spontini con la direzione artistica di Vincenzo De Vivo. Il programma  propone un viaggio attraverso le città della musica: Siviglia, la più amata da compositori e librettisti, scenario esotico non solo per Carmen e Barbiere, ma per le Nozze di Figaro; Mantova, capitale del melodramma; Lipsia, dove Bach ha dato al mondo tanti suoi capolavori, e infine Nagasaki, cara al teatro musicale da quando Belasco l’ha scelta come scenario della storia di Cio-Cio-San. Le due opere in programma alle Muse hanno come tema Siviglia. Venerdì 22 settembre alle 20,30 e domenica 24 settembre alle 16 al Teatro delle Muse, va in scena Carmen di Georges Bizet, in una produzione che vuole sottolinearne l’originaria natura di opèra-comique, con i dialoghi parlati. Dirige l’opera Guillaume Tourniaire, con la regia di Francesco Saponaro e i costumi di Chiara Aversano. Il cast è formato da giovani interpreti, già affermati sulla scena internazionale: nella parte di Carmen Martina Belli, Francesca Sassu è Micaela, Don Josè è interpretato da Francesco Pio Galasso, Escamillo è Laurent Kubla. L’opera che apre il cartellone è un nuovo allestimento e nuova produzione della Fondazione Teatro delle Muse. Venerdì 13 ottobre alle 20,30 e domenica appuntamento con Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, un nuovo allestimento della Fondazione Teatro delle Muse. Dedicata ad Alberto Zedda, la direzione è affidata a José Miguel Pérez-Sierra, la regia a Matteo Mazzoni, con scene e costumi di Lucio Diana. Rosina è interpretata da Martiniana Antonie, Figaro è Gurgen Baveyan, Conte d’Almaviva Xabier Anduaga, Bartolo è Pablo Ruiz, Basilio Baurzhan Anderzhanov, Berta Giorgia Paci, Fiorello William Hernandez.

Il teatro Pergolesi

 

“In viaggio da Mantova a Nagasaki” è il tema scelto dalla fondazione Pergolesi Spontini. La stagione, dedicata a due artisti indimenticati, Maria Callas e a Luciano Pavarotti  si apre con Rigoletto di Giuseppe Verdi, venerdì 17 novembre alle 20,30 con replica domenica 19 novembre alle 16 ed un’anteprima giovani mercoledì 15 novembre alle 16 riservata ai partecipanti del progetto “Ragazzi… all’opera”. L’opera, nuovo allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini in coproduzione con OperaLombardia, è diretta da Pietro Rizzo per regia di Elena Barbalich. interpreti principali Angelo Veccia / Francesco Landolfi (Rigoletto), Laura Pavone / Lucrezia Drei (Gilda), Matteo Falcier / Marco Ciaponi (Duca di Mantova), Alessio Cacciamani (Sparafucile), Caterina Giotas (Maddalena). Si prosegue con un fuori abbonamento che è il primo di due spettacoli dedicati al grande compositore tedesco che ruotano intorno alla Cantata del caffè, l’unica composizione del Kantor di Lipsia che si avvicini allo spirito dell’opera comica: venerdì 1 dicembre (ore 18,30 e ore 21,30) e domenica 3 dicembre (ore 15,30 e ore 18,30), anteprima giovani mercoledì 29 dicembre ore 15.30 e ore 18.30, va in scena la prima rappresentazione assoluta di Caffè Bach, Circopera in un atto di Giacomo Costantini con musiche di F. Bettoli, S. Carloni, G. Pitarresi da Johann Sebastian Bach, diretta da Andreas Gies – che canterà anche nel ruolo del basso protagonista – per la regia Giacomo Costantini in un nuovo allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini in collaborazione con El Grito – Circo contemporaneo all’antica. E’ una formula nuovissima che unisce le componenti strutturali del melodramma con quelle del circo: tre compositori lavorano su musiche di Bach con un soggetto che intreccia la vicenda cantata con i numeri acrobatici, tre cantanti – di cui uno assume anche il ruolo di direttore, tre strumentisti che agiscono sulla scena, tre artisti circensi che sono anche musicisti. Insieme costruiscono un’opera nuova che ha radici antiche.

Jordi Bernàcer

 

Venerdì 26 gennaio alle 20,30 e domenica 28 gennaio alle 16, con anteprima giovani mercoledì 24 gennaio alle 16, in scena il dittico che offre l’autentica Kaffeekantate – Cantata del caffè di Picander con musica di Johann Sebastian Bach, e Bach Haus opera in un atto di Vincenzo De Vivo con musica di Michele Dall’Ongaro, in un nuovo allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini diretto da Federico Amendola con la regia di Alfonso Antoniozzi. D’eccezione il cast, che unisce interpreti amati dal grande pubblico per la loro carriera internazionale: Valeria Esposito, Alfonso Antoniozzi e Chris Merrit, leggendario tenore rossiniano, qui in vesti di Impresario veneto del XVIII secolo. Si chiude venerdì 23 febbraio ore 20,30 e domenica 25 febbraio alle 16 (anteprima giovani mercoledì 21 febbraio ore 16) con Madama Butterfly di Giacomo Puccini, in un nuovo allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini diretto da Jordi Bernàcer – con la regia di Matteo Mazzoni. Interessante l’approccio pucciniano di una voce belcantistica come quella di Silvia Dalla Benetta, Cio-cio-san, protagonista accanto a Sandra Buongrazio Suzuki, Michael Spadaccini – per la prima volta nelle vesti di Pinkerton – e Italo Proferisce Sharpless.

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