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Festa del covo solidale
dedicata ai territori
colpiti dal sisma

ANCONA – Da venerdì 18 a giovedì 24 a Candia torna il tradizionale ringraziamento per il raccolto del grano. Ad un anno dal terremoto, la frazione dona fondi per la ricostruzione. Il covo di quest'anno rappresenta la basilica di Norcia sarà svelato domenica

Sarà una festa del covo solidale, in piena sintonia con lo spirito che anima la comunità locale di Candia. Da venerdì 18 e fino a giovedì 24 agosto torna la settimana di celebrazioni religiose e festeggiamenti dedicata al ringraziamento per il raccolto del grano. Una tradizione che risale al 1840, andata persa nel dopoguerra e recuperata dalla frazione di Ancona nel 1995. Ad un anno esatto dal terremoto che ha colpito Marche e Umbria, la comunità locale non ha voluto far mancare il proprio sostegno alle popolazioni terremotate dal sisma, idealmente e concretamente. Domenica infatti, durante il clou della festa con la sfilata del covo lungo le strade della frazione a partire dalle 10.30 e la celebrazione della messa da parte del cardinale Menichelli, sarà presente anche il priore di Norcia, a cui verranno donati circa 2mila euro di fondi raccolti per la ricostruzione. Simbolico poi il covo di quest’anno, la costruzione fatta con legno e spighe di grano che rappresenterà la basilica di San Benedetto di Norcia, andata distrutta nel sisma. La scultura sarà svelata proprio domenica, sarà una ricostruzione fedele della chiesa originale in scala 1 a 20, alta 2,8 metri, larga 2,5 metri e lunga 4,5 metri, a cui hanno lavorato per circa 7 mesi una ventina di volontari che animano la festa. Il covo sarà anche portato a Norcia ed esposto sul luogo della devastazione. Da qui anche l’intesa tra festa del covo e Croce Gialla di Ancona.

Al centro, Lugini Bronzini consegna ad Alberto Caporalini lo stemma della Croce Gialla realizzato in grano

I militi infatti saranno presenti durante gli eventi per prestare soccorso in caso di necessità e saranno lo sponsor morale di questa edizione della festa. La Croce Gialla ha voluto ricordare il proprio impegno a favore delle popolazioni terremotate, iniziato subito nelle ore successive alla prima scossa ad Arquata del Tronto. “L’aggregazione con il covo di Candia è un volere tenere aperta la finestra sul terremoto e sui terremotati, a rischio di abbandono” ha spiegato il presidente della Croce Gialla Alberto Caporalini. Luigino Bronzini, a nome dei residenti di Candia, ha consegnato all’associazione dei volontari lo stemma della Croce Gialla realizzato con le spighe di grano, ricordando che proprio durante l’edizione del 2016 la festa era stata funestata dalle scosse di terremoto e che subito i residenti della frazione hanno iniziato la loro raccolta fondi per dare un segno concreto di vicinanza alle persone colpite dal sisma.

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