di Sara Bonfili
Vertenza Tecnowind: l’azienda va avanti sulla strada degli esuberi, pronta però a ritirare la mobilità nel caso si dovessero sbloccare gli ammortizzatori in deroga con la nuova legge di Stabilità. I dipendenti, dunque, sperano ancora in buone notizie. Stamani si è svolta la prima assemblea con i lavoratori, sindacati e istituzioni, presenti l’assessore al Lavoro del Comune di Fabriano, Barbara Pagnoncelli, e il sindaco Gabriele Santarelli. Informati nei dettagli delle proposte dell’azienda e delle istituzioni, i dipendenti dell’azienda fabrianese con gli ammortizzatori in scadenza il 17 dicembre, sono col fiato sospeso per l’avvio della mobilità. Dovrebbe partire per 140 lavoratori, stante l’ultima decisione della proprietà, ma l’avviso atteso per oggi non è ancora arrivato. Ai lavoratori è stato detto che le istituzioni conoscono il soggetto industriale interessato all’acquisizione, più vicino all’acquisto di quello finanziario che invece si è dimostrato interessato solo da poco tempo. L’azienda ha comunicato alle istituzioni la volontà di ritirare la mobilità qualora si presentassero le condizioni per un’apertura degli ammortizzatori in deroga dopo la legge di stabilità. Si attende infatti che la regione abbia una deroga a quanto previsto finora dallo stato, e cioè che si possano sbloccare dei fondi per ulteriori ammortizzatori. Tutto cambierebbe, se fosse realizzabile questa prospettiva. “Ci muoveremo di conseguenza, faremo del tutto per salvare i posti di lavoro” fanno sapere le segreterie Fim-Cisl. Di contro, il 4 novembre si consegna la richiesta di concordato. E si dà avvio alla mobilità per 140 persone. Che ora, sperano fortemente nella forza di contrattazione delle istituzioni regionali.
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