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Tecnowind: spiraglio per nuovi
ammortizzatori sociali
Fiom: «Ritirate la mobilità»

FABRIANO - Dalla legge di stabilità possibile lo sblocco dei fondi per cassa integrazione e solidarietà. Nessuna traccia ancora in tribunale del concordato in continuità dell'azienda

Foto d’archivio

La procedura di mobilità per Tecnowind interessa circa il 60% dei dipendenti e i sindacati hanno già chiesto di ritirarla. La Fiom, in particolare, in una nota, ha già dichiarato di non essere disponibile a firmare un piano che preveda licenziamenti forzosi e di essere d’accordo al confronto per limitare «il numero di esuberi auspicando che gli intendimenti raggiunti con le istituzioni al tavolo del Mise riguardanti ulteriori ammortizzatori sociali, possano concretizzarsi nel più breve tempo possibile».
Pare, infatti, aprirsi uno spiraglio per lo sblocco di fondi legati alla legge di stabilità per l’avvio di altri ammortizzatori, in via eccezionale. Così almeno dagli ultimi accordi del 23 ottobre, che stabilivano un ulteriore incontro dell’azienda con sindacati, istituzioni e ministero.
«Per una volta che in Tecnowind c’è una risposta positiva dal sistema bancario, ricordiamo i 3,8 milioni di euro di finanziamento ricevuto da appositi istituti di credito − affermano dalla Fiom − è indispensabile un’azione sinergica da parte di tutti evitando di lasciare soli i dipendenti che ormai pagano da anni con grandi sacrifici e che rischiano il disastro industriale».
Il piano concordatario, intanto, è stato depositato sabato e si attendono sviluppi.
(servizio aggiornato alle 18.30)
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