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Delitto di via Crivelli, la Cassazione
conferma i 16 anni di reclusione
per la complice di Tagliata

ANCONA – La sentenza è stata emessa poco fa dai giudici della Corte Suprema ed ha ribadito la pena inflitta in Appello. Il verdetto è arrivato proprio nel secondo anniversario della strage

Antonio Tagliata con la minore, in una foto dal loro profilo Facebook

 

Delitto di via Crivelli, la Cassazione conferma i 16 anni di carcere per l’ex fidanzata di Antonio Tagliata, il killer reo confesso di Fabio Giacconi e Roberta Pierini. La sentenza è stata emessa nel pomeriggio dalla Corte Suprema di Roma. Confermata la condanna inflitta in secondo grado alla 17enne reclusa nel carcere minorile di Nisida accusata di duplice omicidio e porto abusivo di armi. In primo grado, il verdetto era stato di 18 anni, considerando il rito abbreviato chiesto dalla difesa rappresentata dai legali Paolo Sfrappini e Augusto La Morgia. La Cassazione si è espressa proprio nel secondo anniversario della tragedia, consumatasi il 7 novembre 2015 all’ultimo piano di via Crivelli. In quell’occasione, era stata la 17enne – diventerà maggiorenne a giorni – ad accompagnare Antonio da suoi genitori. Era stata lei che aveva aperto la porta di casa. Ed era stata lei, secondo la procura, a favorire la carneficina non impedendo in alcun modo l’uccisione di Roberta e Fabio, trafitti dai colpi di pistola del 20enne, recluso nel carcere di Castrogno, a Teramo. In primo grado, il ragazzo è stato condannato a 20 anni di reclusione. Il processo di appello si è aperto lo scorso 25 ottobre con un colpo di scena: la Corte d’Assise d’Appello ha stabilito la necessità di eseguire un’altra perizia psichiatrica su Tagliata.

Omicidio via Crivelli, la Corte d’Appello : «Nuova perizia psichiatrica su Antonio Tagliata»

 

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