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Errori di calcolo Tari, Mariani:
“Il sindaco spieghi se ce ne sono”

OSIMO - Lettera aperta della capogruppo del Gruppo misto al sindaco di Osimo per avere chiarimenti sulla situazione locale. "Se ci fosse stata una scorretta applicazione gli utenti chiedere il rimborso per i versamenti degli ultimi 5 anni"

Osimo, palazzo comunale

Le notizie della stampa nazionale di questi giorni su possibili errori nel calcolo della Tari ha suscitato notevole interesse da parte di molti cittadini osimani che stanno verificando la cartella di pagamento per controllare di non aver pagato di più del dovuto. Ma leggere la cartella recapitata ai contribuenti non è facile, soprattutto non è comprensibile come è stato effettuato il calcolo della quota variabile della Tari. Sindaco Pugnaloni, faccia chiarezza”. Dopo il caso sollevato in parlamento, la capogruppo del gruppo misto, Maria Grazia Mariani, ha pubblicato una lettera aperta indirizzata al primo cittadino di Osimo per avere chiarimenti.

Maria Grazia Mariani

“Il Mef ha recentemente chiarito che ‘…. se una singola utenza è composta da un appartamento, un garage e una cantina, la parte variabile va considerata una sola volta e, di conseguenza, un diverso modus operandi da parte dei Comuni non trova alcun supporto normativo…’ Non è facile comprendere se tale principio è stato applicato per la determinazione delle tariffe Tari approvate dal Comune di Osimo. – scrive la Mariani – Rimane il fatto che il comma 4 dell’art. 16 del ostro regolamento Tari prevede che per le utenze domestiche ‘…. alle unità immobiliari dichiarate …pertinenze…. è riservato lo stesso trattamento tributario previsto per l’abitazione principale…’ Tale affermazione risulterebbe illegittima, o per lo meno suscettibile di interpretazioni non corrette, posto che il calcolo della quota variabile Tari anche sulle pertinenze non è ammessa. Da ciò ne consegue che le pertinenze non possono avere lo stesso trattamento tributario dell’abitazione principale. Tutto questo aprirebbe la possibilità per il contribuente di presentare domanda di rimborso non solo per il 2017 ma anche per gli ultimi 5 anni con gravi danni a carico del bilancio comunale dovendo, il Comune, eventualmente rimborsare anche interessi maturati”.

L’invito è quindi a fornire rassicurazioni e chiarimenti e “nel caso dovesse emergere una scorretta applicazione della Tari” ad adottare ogni misura “utile al rimborso di tali somme, almeno per la corrente annualità. Infine chiedo di voler considerare una modifica regolamentare (in particolare il citato articolo 16) anche per assicurare maggiore comprensibilità e chiarezza delle norme fiscali”.

 

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