Superficialità sul tema lavorativo cittadino e posizioni filo islamiche, queste le critiche arrivate rispettivamente dal Pd e dalla Lega Nord Fabriano all’amministrazione comunale. Dal primo fronte, il segretario Dem Francesco Ducoli, sottolinea come «dopo 55 giorni da quando il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la proposta delle minoranze di impegnare il presidente dell’aula, il sindaco e la conferenza dei capigruppo per la promozione del Tavolo di confronto permanente sul Lavoro, l’unico risultato sono una commissione andata deserta perché l’amministrazione si è sbagliata nel trasmettere gli inviti ed un’altra conclusasi con un nulla di fatto». Dal secondo fronte i leghisti, che rispondendo alle critiche della deputata fabrianese Cinquestelle Patrizia Terzoni, che li aveva definiti “bomber” in merito alla lotta contro i centri islamici e rivendicato il primato nella richiesta d’inserimento del distretto fabrianese tra le aree industriali di crisi complessa nel 2013, si sono così espressi: «Per ora l’amministrazione si è occupata di altro. Noi ci siamo spinti più avanti, chiedendo alla Regione di avviare il percorso per la Zona Franca». Al centro delle reciproche accuse anche la programmazione e poi l’annullamento dell’incontro “Il dialogo e la conoscenza tra le civiltà”, che era in programma il 4 febbraio con esponenti islamici e ambasciatori di Palestina e Algeria. Su questo il sindaco di Fabriano Santarelli ha chiarito di non aver concesso il patrocinio («non è stata fatta la richiesta di uso dello stemma del Comune e il sottoscritto ha appreso di essere stato previsto in scaletta solo all’atto della divulgazione del manifesto»). Risultato il rinvio della manifestazione “per motivi organizzativi”.
Lega: «Meno Islam e più occupati» E Santarelli ribatte citando Papa Francesco
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