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Rimessaggi abusivi, a giudizio
19 pescatori di Portonovo

ANCONA - Si tratta di persone che avevano costruito staccionate, basamenti e altri manufatti per depositare le imbarcazioni e agevolare il loro ingresso in mare. La procura contesta reati ambientali e urbanistici per aver edificato senza le autorizzazioni necessarie

 

Rimessaggi abusivi sulla spiaggia di Portonovo, 19 pescatori finiscono a processo. Per la procura, sarebbero responsabili di reati ambientali e urbanistici  per aver costruito  manufatti e aree di rimessaggio per le loro barche senza i permessi edilizi, l’autorizzazione paesaggistica e il nulla osta degli enti preposti, come il Parco del Conero e il capo del Compartimento Marittimo. Le opere considerate abusive sarebbero state realizzate nel tratto di spiaggia compreso tra il bar di Ramona e la parte più esposta a Mezzavalle. I fatti, finiti oggi davanti al giudice con l’audizione di alcuni testimoni, scaturiscono da un’indagine portata avanti dalla Forestale nel 2014. All’epoca, erano state denunciate 21 persone, tutte sospettate di aver costruito su piccole porzioni di spazio staccionate, piattaforme in legno e protezioni metalliche per depositare i natanti o facilitarne lo spostamento in acqua. A giudizio, alla fine ci sono andati 20 pescatori, quasi tutti residenti nel capoluogo dorico aventi l’hobby della pesca amatoriale. Ad oggi, gli imputati sono rimasti in 19, a causa del decesso di una persona. Parte civile risulta essere il camping “Il Conero”, la struttura chiusura dal 2010 a seguito di un’indagine della procura e che forse riuscirà ad aprire i battenti questa estate(leggi l’articolo).  Secondo la cooperativa, assistita dall’avvocato Riccardo Leonardi, parte delle opere ritenute abusive sarebbero state edificate in porzioni di spazio di proprietà del camping.

 

Il capanno azzurro del bar Ramona, in via di demolizione

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