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Giornata Mondiale del Teatro,
al Gentile tre pièce

FABRIANO - Tre spettacoli il 23, 24 e 25 marzo per la ricorrenza istituita dall’Istituto Internazionale del Teatro L'associazione cittadina Papaveri e Papere presenta Malabrenta , 900 , tratto dall'omonimo testo di Baricco e Loro di Napoli

 

Dal 1962, il 27 marzo, si celebra la Giornata Mondiale del Teatro, una iniziativa ideata dall’Istituto Internazionale del Teatro, un’organizzazione creata nel 1948 per iniziativa dell’Unesco e da personalità del Teatro, la più importante organizzazione internazionale non governativa nel campo delle arti della scena.  Tre Attori, Tre Storie sul palco del Gentile il 23, 24 e 25 Marzo. Fabio Bernacconi, Giacomo Rossetto, Antonio Cuccaro. Si inizia il 23 marzo con Malabrenta, la storia di una delle più potenti organizzazioni criminali del Nord Italia del secondo dopoguerra, un monologo di Giorgio Sangati con Giacomo Rossetto, prodotto per la regia di Giorgio Sangati, dal Teatro Bresci di Limena. Nel 2011 lo spettacolo vince il Premio come Miglior Spettacolo al Premio OFF del Teatro Stabile del Veneto diretto da Alessandro Gassman, e supera le 100 repliche riscuotendo successo anche all’estero. Teatro Bresci nasce nel 2009 dall’incontro di Anna Tringali, Giacomo Rossetto e Giorgio Sangati, tre giovani teatranti veneti provenienti dal Teatro Stabile del Veneto e dal Piccolo Teatro di Milano. Collaborano con la Compagnia attori di diversa formazione e provenienza, e varie maestranze di riconosciuta professionalità.

Il 24 marzo è la volta di 900. Questa volta non si tratta di una commedia, filone classico delle produzioni targate Papaveri e Papere. Fabio Bernacconi infatti introduce il pubblico al testo forse più conosciuto di Alessandro Baricco, in una una lettura narrata e sottolineata musicalmente dai brani originali di David Uncini che li eseguirà dal vivo accompagnato al pianoforte da Paola Taticchi. Una produzione tutta P&P per la regia di Mauro Mori. “Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia e qualcuno a cui raccontarla” (T.Tooney). E Tim Tooney, trombettista fallito, ce l’aveva eccome una buona storia da raccontare. “Era quella di un uomo che per il mondo non esisteva, un uomo che non aveva patria, data di nascita, famiglia. Un uomo diviso tra amore e musica, un musicista nato in mare e che non aveva mai toccato terra. La favola di Danny Goodman T.D. Lemon Novecento, il più grande solleticatore d’avorio dei sette mari”.

Il 25 marzo conclude le tre serate una produzione originale Papaveri e Papere: Loro di Napoli un monologo scritto, diretto ed interpretato da Antonio Cuccaro con le musiche scritte ed eseguite dal vivo da David Uncini. Antonio Cuccaro è un attore ed operatore teatrale che in Papaveri e Papere si occupa di formazione nell’ambito della pedagogia della disabilità e della marginalità. Originario della “provincia di Napoli”, marchigiano d’adozione, ci racconta il suo affascinante viaggio che da Napoli lo ha portato a stabilirsi nella Mould Valley (la Vallesina). Loro di Napoli è il racconto dello sguardo di chi Napoli l’ha vissuta ed ancora la vive, con ironia, leggerezza e profondità.

 

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