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Anno giudiziario tributario:
i commercialisti delle Marche
non vanno alla cerimonia

FISCO - La lettera di protesta dei professionisti in risposta al mancato invito da parte del presidente della Commissione tributaria regionale, Alfonso Lauro. Il presidente dell'ordine di Pesaro-Urbino: «Con questo atteggiamento, l’amministrazione finanziaria persevera in un comportamento che considera i contribuenti dei “sudditi” e non dei cittadini».

Eliana Quintili

I commercialisti marchigiani non parteciperanno all’inaugurazione dell’anno giudiziario tributario in programma per mercoledì 21 marzo, alle 10, nel Palazzo della Prefettura di Ancona. Un atto di protesta contro il mancato invito da parte del presidente della Commissione tributaria regionale, Alfonso Lauro, di tutti gli ordini regionali e dell’Unione regionale degli Ordini dei commercialisti ed esperti contabili. Alla cerimonia erano infatti stati invitati solo gli Ordini di Pesaro e Ancona e non gli altri. Un incidente diplomatico a cui la commissione ha rimediato in extremis, ma che ha poi aggravato con un’ulteriore mancanza, escludendo l’intervento dell’Unione e riammettendolo, in secondo momento, solo dietro sollecitazione dei commercialisti ma imponendone la brevità. Atteggiamenti che l’Unione e i singoli Ordini delle Marche hanno ritenuto offensivi e stigmatizzato in una lettera rivolta al presidente della Commissione tributaria regionale, Lauro.

“Sin dall’anno successivo alla costituzione della nostra Unione regionale è stata prassi invitare il presidente all’apertura dell’anno giudiziario tributario – è la premessa della presidente dell’Unione, Eliana Quintili – Non comprendiamo quindi la ratio degli inviti di quest’anno che sono stati mandati solo agli Ordini di Pesaro e Ancona, escludendo quelli di Macerata e Camerino, Fermo e Ascoli e la stessa Unione. Rimaniamo altrettanto stupiti dal fatto che non fosse stato previsto alcun intervento da parte nostra. Intervento ammesso solo dietro nostra sollecitazione e con indicazione di brevità. Mi preme sottolineare che i nostri interventi sono sempre stati sintetici, seppur incisivi. Chiederci di limitare il nostro discorso appare lesivo della nostra dignità professionale”. Considerato inoltre “che tutte le richieste e i suggerimenti fatti presente nei nostri passati interventi – continua Quintili – risultano ad oggi ancora inascoltati”. Pertanto “d’accordo con tutti i presidenti degli Ordini territoriali – conclude – abbiamo ritenuto di non presenziare all’apertura dell’anno giudiziario tributario”.

“Noi commercialisti siamo i rappresentati dei contribuenti, i principali interlocutori dei cittadini ed è grave che non siamo stati tutti invitati alla cerimonia – commenta il presidente dell’Ordine di Pesaro e Urbino, Paolo Balestieri – Cerimonia nella quale è previsto che parlino l’Agenzia delle Entrate, la Guardia di Finanza, ma non noi. Con questo atteggiamento, l’amministrazione finanziaria persevera in un comportamento che considera i contribuenti dei “sudditi” e non dei cittadini. Ci continuano a trattare come vogliono loro e questo è inaccettabile”.

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