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Sanità Marche, Pertoldi (Cgil): «È emergenza precari,
mai avviate le stabilizzazioni»

ASSUNZIONI - Sono 243 quelle da siglare entro il 2018 annunciate dal presidente Ceriscioli, ma non ancora formalizzate, mentre aumentano i contratti a tempo determinato

Alessandro Pertoldi, segretario regionale Fp-Cgil Marche

 

Precari della Sanità delle Marche, non è partito il piano delle stabilizzazioni, mentre aumentano i lavoratori a tempo determinato. È l’allarme lanciato dal segretario regionale Fp-Cgil Marche, Alessandro Pertoldi. «Nonostante gli annunci del presidente della Regione, Luca Ceriscioli, “234 assunzioni a tempo indeterminato entro quest’anno” dobbiamo lamentare che siamo ancora in attesa di conoscere il piano delle stabilizzazioni mentre non è stato ancora completato il programma di superamento del precariato riferito alla precedente normativa ed avviato, ma ad oggi non ancora completato, con la Delibera della Giunta regionale n. 247 del 2016 − afferma il sindacalista −. L’articolo 20 del decreto legislativo 75, noto come decreto Madia, che ha introdotto misure volte al superamento del precariato è del 2017 e le nuove disposizioni fanno seguito all’accordo Governo‐sindacati del 30 novembre 2016. Rispetto a tutto questo siamo di fronte ad una vera e propria emergenza venutasi a determinare con un ricorso indiscriminato ai contratti a tempo determinato che si inserisce in un quadro di condizioni di lavoro degli operatori della sanità marchigiana pesantemente peggiorate in questi ultimi anni. La “questione precari” − prosegue Pertoldi − rappresenta oggi una situazione critica all’interno della sanità marchigiana sia per le persone che si trovano nella condizione di instabilità lavorativa sia per i servizi sanitari che vengono assicurati ai cittadini con l’apporto fondamentale di questi lavoratori. Nel solo 2016 − aggiunge ancora Pertoldi − l’Asur Marche ha stipulato 1.235 contratti di lavoro a tempo determinato così suddivisi: 178 all’area vasta 1 di Pesaro-Urbino, 635 all’area vasta 2 di Ancona, 113 a Macerata (area vasta 3), 136 a Fermo (area vasta 4) e 173 all’area vasta 5 di Ascoli Piceno. Rispetto proprio ai contratti a tempo determinato − conclude Pertoldi −l’iniziativa sindacale di contrasto al precariato ha prodotto un importante risultato attraverso il recente rinnovo del contratto nazionale che ha posto un tetto massimo nell’utilizzo dei contratti a tempo determinato».

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