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Furti per quasi 3 milioni di euro:
scacco alla gang che rubava
la merce al porto (Video)

ANCONA - In arresto, nella notte tra sabato e domenica, sono finiti tre pugliesi pluripregiudicati, considerati i componenti di una banda che in sei mesi ha compiuto cinque furti, rubando i carichi contenuti nei rimorchi lasciati dal porto, pronti per essere portati via dai camion. Tra la refurtiva, prodotti hi tech, abbigliamento, rotoli di alluminio e persino pale di un elicottero. L'ultimo raid doveva portare nelle mani del trio 22 tonnellate di formaggio destinate in Inghilterra

Da sinistra il dirigente della Mobile Carlo Pinto e quello della Polmare Santiloni

 

 

Agivano di notte, solitamente nel weekend, quando – secondo la loro idea – i controlli delle forze dell’ordine potevano essere più blandi. Piombavano allo scalo Marotti del porto, dove vengono tenuti i rimorchi pieni di prodotti, con due mezzi: una motrice e un’auto presa a noleggio. Erano i due occupanti di quest’ultima che si occupavano di constatare se l’area era libera e il furto poteva essere eseguito senza intoppi. In appena cinque minuti, stando a quanto rilevato dalle indagini, la motrice caricava il rimorchio preso di mira e poi prendeva la direzione del casello di Ancona nord o di Montemarciano. A fare da apripista, l’auto noleggiata, sempre in stretto collegamento telefonico con il camionista, diretto verso il sud Italia con tonnellate di merce rubata e poi rivenduta. È questo il quadro ricostruito dagli agenti della Squadra Mobile e della Polmare per disegnare i tratti di cinque raid che tra ottobre 2017 e marzo 2018 hanno permesso di sottrarre al porto merce per quasi 3 milioni di euro. Dietro i furti, secondo la polizia, c’è la mente di una gang composta da pluripregiudicati pugliesi, gravitanti nella zona di Cerignola. Nella notte tra sabato e domenica, durante un tentato colpo ai danni di un rimorchio che conteneva 22 tonnellate di formaggio appena scaricate da un camion greco e dirette verso l’Inghilterra, sono finite in manette tre persone: si tratta del 38enne Angelo Santoro, del 22enne Mirko Tammaro e del 57enne Fernando Antonio Contardi. Per tutti, l’accusa è quella di furto aggravato in concorso. Il primo dovrà anche rispondere di possesso di documenti falsi, perchè gli agenti gli hanno trovato addosso una carta d’identità con dati anagrafici appartenenti a un’altra persona. Inoltre, l’uomo aveva la misura della sorveglianza speciale: non poteva uscire da Cerignola, comune di residenza. Tutti e tre, su disposizione del pm Ruggiero Dicuonzo, sono finiti a Montacuto in attesa dell’udienza di convalida. Per risalire al trio, gli agenti hanno indagato per quasi sette mesi, partendo dal primo furto denunciato. Era il 10 ottobre 2017. Qualche ora prima del blitz dei malviventi, allo scalo Marotti un camion con targa greca aveva scaricato un rimorchio contenente rotoli di alluminio: circa 800 mila euro il valore. Il 27 ottobre il secondo raid: nelle mani dei ladri erano finiti trucioli di pellet (valore 150 mila euro) portati da un camion greco. Il 14 dicembre era stato preso di mira il carico di un tir bulgaro. Dal rimorchio erano stati rubati capi d’abbigliamento e la coppia di pale per un elicottero dirette nel nord Europa: 800 mila euro i valore della merce. Nel 2018, i banditi avevano messo le mani su prodotti hi tech usati (400 mila euro). Il 4 marzo erano state rubate stoffe (300 mila uero) Poi, il 30 aprile, un colpo a vuoto. La banda ci ha riprovato la notte tra il 5 e il 6 maggio, puntando un rimorchio con formaggio proveniente dalla Grecia e del valore complessivo di circa 400 mila euro. Il blitz congiunto della Mobile e della Polmare è scattato alle 3.27, quando la motrice condotta dal 22enne ha agganciato il carico. Poco prima, una Nissan con a bordo il 38enne e il 57enne aveva fatto un giro di ricognizione per via Mattei e la ss16 per vedere che non ci fossero intralci nelle operazioni. La festa è stata rovinata dalla polizia. Mentre degli agenti fermavano il camion in via Mattei, un altro gruppo bloccava la Nissan all’altezza della statale. Per tutti e tre è scattato l’arresto. Da quanto emerso dalle indagini, per tutti i furti la banda avrebbe sempre utilizzato lo stesso rimorchio, parcheggiato in un capannone di Foggia. Per quanto riguarda l’auto di ricognizione, la gang l’avrebbe sempre presa a noleggio, cambiando il modello di volta in volta. L’inchiesta, che porta il nome di “Operazione Trailer” non è ancora conclusa: si cercano altri complici del trio e i destinatati dei prodotti rubati.

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