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Busta paga pesante,
i parlamentari incontrano
la Commissaria per la Ricostruzione

SISMA - I senatori ed i deputati marchigiani, abruzzesi, laziali e umbri hanno incontrato ieri a Roma Paola De Micheli. Hanno chiesto di proporre una proroga del termine della cosiddetta busta paga pesante previsto per il 31 maggio 2018

Le sae

 

Il 31 maggio è la data delle scadenze: scadenze delle deroghe per i pagamenti delle tasse, delle utenze, il termine per inoltrare le domande di accesso alle soluzioni abitative di emergenze per le popolazioni del centro Italia colpite dal terremoto di ottobre 2016. Soprattutto il 31 maggio scade il regime della busta paga pesante per i lavoratori dipendenti: cioè verrà loro di nuovo detratta l’Irpef e dovranno restituire le tasse sospese. Da molte parti sono arrivate, negli scorse settimane, le richieste di proroga dello stato di emergenza e delle facilitazioni fiscali: Pd, Cinquestelle, Lega.

Si è teuto un incontro il 16 maggio nella commissione Difesa del Senato, tra i parlamentari cinque stelle e Lega delle quattro regioni colpite dal sisma e la commissaria straordinaria alla Ricostruzione Paola De Micheli; gioveìla De Micheli ha incontrato i parlamentari di Forza Italia.

Paola De Micheli

Paola De Micheli a Fabriano (foto d’archivio)

Dal fronte M5S: «Con De Micheli è stato proficuamente affrontato il tema del nuovo decreto, che sarà presentato a breve, e sono state vagliate nel dettaglio criticità e soluzioni: snellimento delle procedure per la ricostruzione privata, proroga e rimodulazione dei Cas, proroga della restituzione della busta paga pesante e rateizzazione in almeno 60 soluzioni, una risposta efficace per le abitazioni provvisorie autoprodotte, supporto concreto ai comuni». Così i parlamentari pentastellati Patrizia Terzoni, Gabriele Lorenzoni, Fabio Berardini e i senatori Stefano Lucidi e Stefano Patuanelli. Stefania Pezzopane, deputata PD aquilana ed ex presidente della provincia de L’Aquila, afferma di aver chiesto a Paola De Micheli «di inserire in un necessario ed urgente decreto la norma per fermare definitivamente la richiesta della Ue di restituzione delle tasse alle imprese a cui erano state sospese con legge dello Stato italiano nel 2009 così come richiesto da Regione Abruzzo, Comuni e categorie produttive. Questo governo o quello nascente devono rispettare le popolazioni e produrre un decreto entro il 31 maggio”. La parlamentare Pd ha chiesto la “proroga della sospensione dei mutui, delle utenze, la prosecuzione delle misure di sostegno al reddito (cassa in deroga) e quelle per regolarizzare le soluzioni abitative temporanee».

Il Consiglio regionale delle Marche ha approvato il 15 maggio una risoluzione per proporre al Governo il posticipo della data di decorrenza per la restituzione delle ritenute non versate, fissata appunto per il prossimo 31 maggio 2018. Era stata presentata da Consiglieri della Lega Luigi Zura Puntaroni, Sandro Zaffiri e Marzia Malaigia, che chiedevano anche «di ridurre del 60% l’imposta da restituire e di portare il periodo di rateazione a 10 anni e 120 rate mensili senza interessi».

Allerta anche da parte dei sindacati Cgil Cisl e Uil delle Marche, che chiedono a governo e parlamento una “assunzione di responsabilità” attraverso un decreto, peraltro, già annunciato dalla De Micheli a inizio maggio 2018. «Ad oggi solo i lavoratori di alcuni comparti, come la scuola o i Vigili del Fuoco, hanno potuto aderire alla restituzione in 24 mesi con decorrenza 31 maggio − lamentano Cgil Cisl e Uil − Il Decreto Legge annunciato i giorni scorsi dal commissario straordinario De Micheli, che dovrebbe spostare la decorrenza della restituzione al 31 dicembre 2018 e aumentare a 60 le rate, deve essere adottato nell’immediato − dicono i sindacati − per tutti i lavoratori e i pensionati”. Concludono: «Il rischio è che chi ha già aderito alla rateizzazione in 24 mesi non possa accedere ad un possibile trattamento di miglior favore, una beffa inaccettabile».

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