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Insulti e soprusi ai bimbi dell’asilo:
maestra condannata

OSIMO - Il giudice ha inflitto a una 62enne osimana, ex insegnante dell'asilo Borgo San Giacomo, otto mesi di reclusione, derubricando il reato di maltrattamenti in quello più lieve di abuso dei mezzi di correzione. I due bimbi finiti nel mirino della donna dovranno essere risarciti, oltre che dall'imputata, anche dal Miur

Foto d’archivio

 

Stando all’accusa iniziale, avrebbe passato l’anno scolastico a urlare, sbraitare e strapazzare i piccoli alunni della materna Borgo San Giacomo, a Osimo. Per i suoi presunti soprusi, una maestra osimana di 62 anni era finita a processo con l’accusa di maltrattamenti. Durante la sentenza, però, il giudice Alberto Pallucchini ha derubricato la contestazione in abuso dei mezzi di correzione, un reato meno grave rispetto a quanto ravvisato dalla procura, condannando l’imputata a scontare otto mesi di reclusione, pena sospesa. Due i bimbi che, tramite le loro famiglie, si erano costituti parte civile. A loro andrà un risarcimento danni che dovrà quantificare il giudice in sede civile. Oltre alla maestra dovrà pagare anche il Miur, chiamato in causa come responsabile civile in quanto datore di lavoro della 62enne, dipendente dell’asilo durante l’anno scolastico 2011-2012. Le denunce erano partite nel 2014, dopo la scoperta che l’insegnante era stata trasferita in un’altra scuola a seguito delle segnalazioni di alcune colleghe che avevano fatto gettare ombre e sospetti sul comportamento della maestra. Per la procura, la donna si era accanita sui piccoli alunni con maltrattamenti fisici e morali, consistiti in insulti (“Se un delinquente, ti mando in galera), sculacciate e strattoni. Per il giudice, l’atteggiamento della maestra non è qualificabile nel reato di maltrattamenti. L’osimana avrebbe piuttosto scavalcato i limiti del compito di educatrice che doveva incarnare.

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