Neo diciottenni, studenti di giorno, pusher di sera. I carabinieri di Fabriano hanno arrestato con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, due fabrianesi divenuti maggiorenni da poco. I due, che non si conoscono e non si frequentano, sono stati però arrestati la stessa notte tra giovedì e venerdì scorso in contesti differenti, collegati però all’unico comune denominatore rappresentato dai giardini pubblici della città. Le segnalazioni di movimenti strani ricebute nelle scorse settimane in caserma, hanno spinto i militari a tenere d’occhio quello che accadeva dopo il tramonto nel parco pubblico frequentato da tanti gruppetti di giovani. Dopo vari appostamenti è stata disposta una serie di perquisizioni che in due casi hanno dato esito positivo.
Il primo 18enne, L.G., è stato intercettato in sella a una moto mentre viaggiava con la sua fidanzatina di 15 anni. La coppietta di incensurati è stata accompagnata in caserma e dopo la perquisizione del personale femminile, dagli slip della ragazzina sono saltati fuori panetto di hashish e 2 confezioni da un 1 grammo di stupefacente. Il 18enne si è assunto la responsabilità del possesso di quella droga per evitare guai alla 15enne. Lui è finito in manette mentre la posizione di lei resta al vaglio dei carabinieri
Poco dopo, sempre nella stessa serata è stato arrestato anche E.E. anche lui incensurato. Lo studente stava rientrando a casa a piedi quando è stato avvicinato dai militari, Dalla perquisizione domiciliaee non sono emerse irregolarità ma la determinazione degli investigatori non si è fermata all’ispezione delle stanze dell’appartanento. Scesi in garage, i militari hanno scovato 50 grammi di hashish nascosti in una scarpone di motociclista, abbandonato lasciato in un angolo dell’autorimessa. Il Gip ha convalidato gli arresti e rimesso in libertà entrambi gli studenti in attesa di affrontare il processo. Nel frattempo le indagini vanno avanti Si cercherà di risalire alla filiera della droga per individuare chi riforniva di ‘fumo’ i due 18enni e a chi veniva ceduto.
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