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Venti anni fa la scomparsa
di Arcangelo Morresi, medico pionere
della dermatologia oncologica

RICORDO - Nel luglio 1998, a soli 66 anni, moriva il luminare che fu tra i fondatori della Società italiana di dermatologia chirurgica ed oncologica, ideatore di un prototipo di macchina dermatoscopica digitale con cui creò un enorme archivio di immagini sul melanoma, all'epoca unico al mondo.

 

Il dottor Arcangelo Morresi

di Paolo Bartolomei

Primario di Dermatologia e Chirurgia Plastica Dermatologica dell’INRCA (Istituto nazionale ricovero e cura anziani) di Ancona, Arcangelo Morresi può essere considerato il pioniere in Italia della lotta ai tumori della pelle associati all’invecchiamento.

Agli inizi degli anni Ottanta, Morresi cominciò, sulla base della sua esperienza diretta, a sottolineare l’importanza della diagnosi precoce del melanoma e delle lesioni pigmentate della pelle ed iniziò ad organizzare presso l’INRCA , primo in Italia, una banca dati dei tumori cutanei.
Nel 1987, dopo una serie di iniziative volte alla sensibilizzazione sul rischio del melanoma, organizzò una campagna di informazione, prima in un paese dell’entroterra, poi su tutto il territorio della Regione Marche, con la distribuzione ad ogni famiglia di un quaderno di educazione sanitaria dal titolo “Nevi e melanoma, sapere per non rischiare“.
Fu la seconda iniziativa del genere in Italia, preceduta solo dalla Provincia Autonoma di Trento, e tra le prime in Europa.

Morresi in un ritratto

Nel solco delle campagne di prevenzione oncologica, veniva distruibuito nelle farmacie e negli ambulatori dei medici di famiglia un secondo quaderno di educazione sanitaria dal titolo “Sole, cute e… tumori. Sapere per non rischiare“.
Nel successivo mese di aprile veniva svolta un’azione pratica per la lotta al melanoma attraverso visite ambulatoriali gratuite e senza prenotazione presso l’INRCA di Ancona, all’insegna del motto “Guardati la pelle“.
Morresi scelse come logo di queste campagne la coccinella che rappresentava le macchie sulla pelle che però – come diceva lui – portava anche fortuna.

Le iniziative si susseguivano con grande successo per questa attività di prevenzione condotta, per la prima volta, in modo capillare, semplice, pratico, originale, e convincente. Grande ricaduta di risultati sulla popolazione (in quanto a prevenzione), sull’INRCA e sul progresso della ricerca per i rapporti fra cute, invecchiamento e tumori. La scienza geriatrica allargava i suoi confini alla pelle e dimostrava le grandi possibilità offerte dalla prevenzione precoce. A quel punto, anche la comunità scientifica si rendeva conto dell’importanza delle iniziative dell’INRCA di Ancona perché tutti i dermatologi capiscono il ruolo della informazione e della prevenzione. Per questo motivo nel 1991 si tenne ad Ancona il VI Congresso Nazionale della SIDCO (Società italiana di dermatologia chirurgica ed oncologica), la cui organizzazione e coordinamento furono affidati allo stesso Morresi.

Le attività dermochirurgiche ed assistenziali continuavano ad incrementarsi a dimostrazione che l’orientamento intrapreso dall’INRCA era molto interessante e promettente.
Ancona diventa il punto di riferimento dermatologico cui afferiscono pazienti da tutte le Marche e anche da fuori regione per essere visitati e trattati. Il reparto di dermatologia dell’INRCA si rinomina e diventa “Centro di chirurgia Plastica Dermatologica”.

Il dott. Arcangelo Morresi è stato antesignano anche della dermatoscopia ovvero dell’acquisizione delle immagini. Raccolse migliaia di foto e nel 1990 diede alla luce un atlante topografico in quattro volumi sul melanoma e sui carcinomi della cute.
Presso l’Università di Bologna incontrò la professoressa Seidenari e docenti del Cineca (Consorzio interuniversitario che supporta l’attività di ricerca e scientifica delle università) per approntare un sistema operativo e un sistema digitale per raccogliere immagini di sempre migliore qualità di nevi e melanomi. Così Morresi diede vita allo Skinlab, prototipo di una macchina dermatoscopica e può essere considerato il primus movens dell’attuale dermatoscopia.

Purtroppo la malattia e la morte di Arcangelo Morresi, avvenuta il 14 luglio 1998, facevano interrompere prematuramente queste straordinarie iniziative, ma, per fortuna, la sospensione era di breve durata, perché esse venivano riprese e continuate dal gruppo dei giovani che si erano formati presso la scuola dermato-chirurgica dell’INRCA.

Il dott. Lorenzo Morresi, dermatologo, in servizio presso l’INRCA di Fermo, è il figlio di Arcangelo

In conclusione il dott. Arcangelo Morresi è stato l’ideatore e il fondatore di una attività del tutto nuova: ha aperto, con determinazione e lungimiranza, la strada della prevenzione dei tumori della pelle correlabili all’invecchiamento della stessa. Suo il grande merito di una integrazione fra ricerca e assistenza, con una interessante attenzione alla prevenzione basata sull’interazione fra fattori genetici e condizioni ambientali.

Oggi le orme del luminare sono seguite anche dal figlio, Lorenzo, che esercita in qualità di dermatologo presso l’INRCA, sia nella sede di Ancona che, soprattutto, in quella di Fermo. “L’apparente flemma di Arcangelo – dice Lorenzo del papà – nascondeva un intelletto in continuo divenire. L’amore per la sua professione lo portava ad alzarsi tutti i giorni alle 5 e alle 5.30, massimo 5.45 aveva già smarcato il cartellino”.

 

IL CURRICULUM DI ARCANGELO MORRESI

Una pubblicazione curata dal dottt. Enrico Paciaroni ripercorre la storia dell’INRCA di Ancona, che dal 1970 ha anche una importante sede a Fermo

Arcangelo Morresi nasce ad Ancona il 24 maggio 1932. Si laurea a Bologna e si specializza in dermatologia a Torino.
Inizia nei primi anni ’60 all’Ospedale geriatrico “U. Sestilli” di Ancona come discepolo di uno dei primi dermatologi di Ancona degli anni ’50, professor Achille Grassi, al quale resta particolarmente legato, come al professor Sabatini. Nel 1964 comincia ad esercitare nel reparto diretto dal primario Otello Storlazzi. Alla morte del dottor Storlazzi, Morresi prende il suo posto alla guida del centro di distrofie cutanee senili dell’INRCA, il nuovo geriatrico di Ancona. Ci sono numerosi giovani valenti professionisti che soffiano nelle vele di quell’Istituto di ricerca, quali Paolo Fumelli (diabetologo), Enrico Paciaroni (cardiologo), Paolo Marchi (urologo) e il professor Nino Masera (apprezzato chirurgo). Morresi intuisce il ruolo della prevenzione del melanoma e l’importanza dell’autonomia del dermatologo anche come chirurgo e si specializza a Pisa in chirurgia plastica.

Insieme ad altri pionieri della dermochirurgia come Tulli, Rusciani, Leigheb, Cristofolini e molti altri, Morresi fonda la SIDCO (Società italiana di dermatologia chirurgica ed oncologica) che nel 1985 organizza il suo primo congresso. Grazie a ciò, finalmente i dermatologi fanno ingresso in sala operatoria, per una chirurgia snella e qualificata, finalizzata al trattamento dei tumori della cute.

CENNI STORICI

L’origine dell’INRCA può essere fatta risalire al 1844, anno nel quale è stato istituito ad Ancona l’Ospizio dei Poveri. Dopo varie trasformazioni e un trasferimento in zona “Le Grazie”, nel 1961, l’Opera Pia “Ospizio dei Poveri Vecchi e di Mendicità Vittorio Emanuele II“, grazie ai raggiunti livelli organizzativi assistenziali, diventa Istituto di Riposo e Cura per Anziani (IRCA) e, quindi, nel 1963, gli viene riconosciuto carattere nazionale (INRCA) e, successivamente (1968), definito quale “Istituto di Ricerca a carattere scientifico (IRCCS).
In questo modo l’INRCA si è progressivamente esteso sul territorio nazionale, realizzando, in diverse città d’Italia, strutture assistenziali e di ricerca all’avanguardia sui problemi della salute e socio-economici degli anziani. La sede di Fermo apre nel 1970.

Arcangelo e la moglie

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