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Gran finale per
Ventimilarighesottoimari in Giallo
Bagno di folla per Marco Damilano

SENIGALLIA - Il direttore de l'Espresso ieri è intervenuto per parlare del caso Moro. Il sindaco Mangialardi: "Evento che contribuisce a caratterizzare la città come polo culturale d’avanguardia”

Marco Damilano e la copertina del suo libro

 

Con il bagno di folla che ha accolto il direttore de “L’Espresso” Marco Damilano, il quale ha presentato ieri sera al teatro la Fenice il suo ultimo libro “Un atomo di verità”, dedicato al caso Moro, si è conclusa la sesta edizione del Festival Ventimilarighesottoimari in Giallo. Edizione che ha confermato la bontà del format creato dall’Amministrazione comunale e dalla Fondazione Rosellini per la letteratura popolare e che ha reso l’evento un appuntamento irrinunciabile per gli appassionati del genere, grazie anche ai numerosi ospiti di fama nazionale e internazionale. Tanti gli incontri con gli autori previsti da un programma più ricco che mai, tra cui numerosi big del panorama letterario che a Senigallia hanno presentato le loro ultime novità editoriali: da Francesco Guccini a Giancarlo De Cataldo, da Drago Hedl ad Alessandro Robecchi, fino a Giorgio Pulixi e il già citato Damilano. Noir sì, ma anche giallo civile, divenuto soprattutto in questi ultimi anni la vera caratteristica della manifestazione, tanto da renderla un qualcosa di praticamente unico. In questo senso, largo spazio è stato dato alle vicende del caso Moro, di cui quest’anno ricorre il quarantesimo anniversario, ma anche al delitto Pecorelli e allo strano suicidio del capo della comunicazione del Monte Paschi di Siena David Rossi. “Un Festival che continua a crescere anno dopo anno – afferma il sindaco Maurizio Mangialardi – grazie a una formula capace di coniugare la letteratura gialla, genere particolarmente amato dal pubblico italiano, e la riflessione sui tanti troppi misteri che hanno deviato il corso della storia del nostro Paese. In questo senso, la serata conclusiva con Damilano credo abbia offerto al pubblico una grande occasione per approfondire i fatti di un’epoca che ha rappresentato un vero e proprio spartiacque per l’Italia e per la sua classe politica, i cui effetti sono visibili ancora oggi”. “Il mio ringraziamento va a quanti si sono adoperati per questo successo – aggiunge il sindaco – che ha riempito i luoghi del Festival, dalla Rotonda al teatro La Fenice, da Palazzetto Baviera al Cortile della Rocca Roveresca, con un pubblico attento e competente. Un successo che per noi rappresenta motivo di maggiore impegno, edizione dopo edizione, a mantenere alta la qualità di una manifestazione ormai di carattere nazionale e che distingue Senigallia come polo culturale d’avanguardia”.

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