Una media di due incursioni al giorno nell’ultima settimana. A denunciare un vero e proprio bollettino di guerra che ha lasciato dietro di sé una striscia di devastazione nei campi di girasole è la Coldiretti di Macerata.
La preoccupazione è forte, soprattutto perché in questi giorni è previsto l’inizio della trebbiatura. L’ultimo episodio ha riguardato un campo di quattro ettari di Penna San Giovanni, dove gli ungulati hanno devastato il 70% del raccolto. Segnalazioni sono arrivate anche da Gualdo, San Ginesio e San Severino. «Zone – spiega Coldiretti -, che spesso confinano con parchi e aree protette dove la caccia di selezione degli ungulati non è consentita. Raccolto perso e agricoltori ancora sotto scacco. Nella zona in questione sono stati avvistati, pure in pieno giorno, branchi di 35/40 individui con rischi potenziali anche per le persone e per gli automobilisti».
A questo si aggiungono inoltre i danni dovuti alla grandine del weekend, che ha colpito soprattutto nella zona costiera della provincia. Danni a colture da orto, vigneti e olivi a Civitanova, Corridonia, Petriolo, Morrovalle, Monte San Giusto, San Severino e Serrapetrona. Il presidente di Coldiretti Macerata insiste sul problema cinghiali. «Riceviamo quotidianamente segnalazioni da parte degli agricoltori – spiega Fucili – e li stiamo sollecitando tutti a inviare le richieste di risarcimento almeno 10 giorni prima della data prevista per il raccolto». Con la Regione il confronto va avanti, ma non si è ancora risolto il vero problema relativo alle figure abilitate a esercitare il prelievo venatorio in sovrannumero. Coldiretti aveva suggerito di coinvolgere anche i carabinieri forestali. Nel frattempo i risarcimenti arretrati agli agricoltori per i danni da ungulati sarebbero in fase di risoluzione.
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