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Truffa la fidanzata disabile e
le spolpa il bancomat:
49enne a processo

ANCONA - L'uomo è finito a giudizio con l'accusa di circonvenzione di incapace per aver sottratto circa 5 mila euro alla compagna affetta da deficit psichici. A far partire le indagini, nel 2016, era stato l'amministratore di sostegno della donna. Sarà parte civile a dibattimento. I soldi sarebbero stati spesi per appagare il vizio alcolico dell'imputato

Foto d’archivio

 

Va a convivere con la fidanzata disabile e la raggira fino a rubarle 5 mila euro in pochi mesi. Sono questi i termini accusatori che la procura muove nei confronti di un 49enne jesino, finito a giudizio con l’accusa di circonvenzione di incapace. Vittima sarebbe stata la sua ex compagna, 52 anni, indotta a continui prelievi al bancomat per soddisfare i bisogni personali dell’uomo. Tra questi, secondo quanto emerso, il vizio dell’alcool. Il raggiro sarebbe iniziato nel marzo 2016, poco dopo che i due avevano deciso di andare a convivere a casa di lei, a Fabriano. L’uomo avrebbe preteso continuamente contanti con la scusa di doverli utilizzare per le spese familiari. Stando all’accusa, invece, lo jesino li avrebbe tutti spesi in alcool. A far scattare le indagini era stato un esposto presentato dall’amministratore di sostegno della vittima, “custode” di una pensioncina in possesso della donna. Lei si è costituita parte civile attraverso l’avvocato Monica Bisio. L’imputato è difeso dal legale Marco Polita che rigetta ogni contestazione.

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