facebook rss

Diritti di superficie,
Jesi togliere i vincoli
a 1500 appartamenti

URBANISTICA - Con il provvedimento il Comune intende consentire ai cittadini interessati di diventare pieni proprietari del proprio alloggio costruito da coopefrative negli anni '70 e '80, senza incrementi di tasse o di imposte. L' introito presunto di circa 300 mila euro nell'erario sarà destinato ad interventi di riqualificazione dei quartieri dove insistono queste abitazioni.

Una veduta aerea di Jesi (foto Jesi Turismo)

Sono circa 1500 gli appartamenti costruiti a Jesi prevalentemente negli anni Settanta e Ottanta, per lo più in cooperativa, che potrebbero acquisire maggiore valore qualora venissero eliminati i vincoli normativi legati al diritto di superficie o al diritto di proprietà che sono in capo al Comune di Jesi fin dalla loro realizzazione. “Una opportunità che oggi l’Amministrazione comunale intende offrire ai proprietari a condizioni particolarmente vantaggiose, prima di doversi allineare alle disposizioni della normativa nazionale che in futuro determinerà in maniera certa, e con maggiori oneri, tale materia. – fa sapere l’ufficio stampa del Comune di Jesi – Con tale spirito è stata assegnata, tramite gara pubblica, alla società R.S.T. Risorse, Sviluppo, Territorio la gestione del servizio che consentirà ai cittadini interessati di diventare pieni proprietari del proprio alloggio, senza incrementi di tasse o di imposte. La procedura di riscatto consente infatti, a fronte del pagamento di un corrispettivo al Comune, di eliminare i vincoli posseduti dagli alloggi costruiti su tali diritti di superficie o in proprietà. Tali vincoli, alcuni anche perenni, sono specificati esplicitamente o tramite riferimenti normativi nel rogito stipulato al momento dell’acquisto dell’immobile e stabiliscono gli oneri ai quali i proprietari devono attenersi per legge: ad esempio, in caso di affitto o di vendita, l’obbligo di prezzi molto inferiori rispetto a quelli di mercato o a favore di soggetti in possesso di determinati requisiti”.

Appena saranno concluse le attività preliminari di avvio del progetto i proprietari di immobili coinvolti saranno informati dell’opportunità di riscatto e verrà attivato lo “Sportello Riscatto Aree Peep” al quale sarà possibile rivolgersi per conoscere l’importo da pagare al Comune, qualora si desiderasse aderire, ed avviare la procedura di riscatto. Il procedimento è semplice: è necessaria la compilazione di un modulo di richiesta a cui allegare i documenti dell’immobile e dei proprietari e si conclude con la stipula di un rogito, singolo o cumulativo (se più proprietari decideranno di aderire congiuntamente).

“Riscattando tali diritti – prosegue il comunicato stampa del Comune di Jesi – i proprietari potranno vendere o affittare a chi si vuole al prezzo di libero mercato, significativamente superiore rispetto a quello imposto. Ma i vantaggi vi sono anche per chi vuole tenere per sé l’immobile. Perché oggi può approfittare dei vantaggi oggi offerti dal Comune il quale però, in futuro, dovendo allinearsi ad una normativa nazionale, potrebbe dover interrompere il servizio o aumentare i corrispettivi da pagare. Non solo: eliminare i vincoli normativi consentirà anche di aumentare notevolmente il valore della casa e trarne vantaggio nel caso in cui il proprietario stesso, o i suoi figli, debbano chiedere un prestito in banca e ci sia la necessità di offrire garanzie oppure si debba rinegoziare il mutuo o chiedere una surroga o anche se si debba offrire l’alloggio in garanzia a una casa di cura o di riposo, o per avere un reddito integrativo”. Da tale operazione l’Amministrazione comunale stima un introito presunto di circa 300 mila euro che sarà interamente destinato ad interventi di riqualificazione dei quartieri dove insistono tali abitazioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X