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Di Maio rassicura le imprese:
«Innovazione nuovo petrolio
e deroghe per la ricostruzione» (Video)

VISITA ad Ascoli del ministro dello Sviluppo economico e del lavoro che illustra una serie di iniziative per favorire la ripresa economica. «Il traforo del Gran Sasso non deve chiudere». Il caso Whirlpool preso ad esempio: «Dalla Polonia la produzione torna in Italia». Presenti numerosi imprenditori, associazioni di categoria e Ordini professionali

 

di Franco De Marco (foto e video di Andrea Vagnoni)

Nemmeno l’ombra di una bandiera del Movimento 5 Stelle e nessun accenno alla campagna elettorale. Come annunciato, la visita di questa mattina ad Ascoli del vice presidente del Consiglio dei ministri, e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, ha avuto un carattere prettamente istituzionale ed economico. Di Maio, in un Centro congressi della Camera di Commercio pieno come un uovo, presenti numerosi imprenditori e rappresentanti delle associazioni di categoria e degli Ordini professionali, ha illustrato le politiche economiche del Governo e in particolare del suo Ministero per risollevare l’andamento economico del Paese. Per quanto riguarda le Marche, e in particolare per la ricostruzione post terremoto, ha annunciato alcune deroghe in grado di accelerare i tempi.

«Nel decreto sbloccacantieri – ha detto – stanno entrando circa il 90% delle richieste che sono venute da questo territorio, dai comitati, dalle associazioni, dagli amministratori. Il sottosegretario Vito Crimi che ha la delega per le zone terremotate credo che abbia fatto un lavoro notevole. L’approccio è molto semplice. C’è sempre stata tanta paura nel derogare alle norme per cercare di fare tutto con le norme ordinarie per ricostruire qualcosa di straordinario, cioè un avvenimento sismico. Questa cosa non funziona perché già le norme per l’ordinaria amministrazione non funzionano col codice degli appalti così com’è. Noi allora abbiamo fatto la legge anticorruzione a dicembre, abbiamo dato più strumenti alle forze dell’ordine e infatti alcune inchieste stanno scoppiando grazie a questi strumenti. Contro la burocrazia millefoglie abbiamo previsto la nomina di un commissario quando si riscontra un rallentamento nei lavori. Un commissario che può risolvere il problema burocratico. Ai Comuni vittime del terremoto sarà assegnato più personale per l’espletamento delle pratiche».

Il presidente della sezione costruttori edili di Confindustria Centro Adriatico, l’ascolano Massimo Ubaldi, ha consegnato a Di Maio un promemoria e gli ha riferito delle difficoltà obiettive delle imprese ad operare con le attuale norme.  Di Maio ha dato ampie rassicurazioni alle imprese. «Senza le imprese non c’è lavoro. Il lavoro non si fa con le leggi ma con gli investimenti» ha affermato sottolineando i dati positivi, anche a marzo, della produzione e dell’export. «Noi meglio della Germania». Ha molto insistito sulla formazione per i nuovi lavori. «A Berlino – ha fatto notare – ci sono 10.000 addetti  mentre da noi, nei Centri per l’impiego, ce ne sono 8.000 per tutta Italia. A giugno entreranno in servizio 3.000 navigator, per facilitare la ricerca del lavoro, a fronte di 80.000 domande. Sarà fatto un concorso. Oggi chi trova lavoro è grazie soprattutto al passaparola, noi vogliamo che i Centri dell’impiego incrocino domanda e offerta».

E ancora: «Il futuro è l’innovazione. Abbiamo previsto due miliardi per il Fondo nazionale per finanziare le start up imnovative».  Quindi ha annunciato il voucher manager per le imprese che avviano la modernizzazione tecnologica. «Quarantamila euro di sgravi fiscali per le aziende che assumono un manager dell’innovazione. L’innovazione è il nuovo petrolio. Avanti con la banda  ultralarga e il 5G. E la difesa del made in Italy». «Il traforo del Gran Sasso non chiuderà – ha detto rassicurando tutti – con il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli stiamo cercando la soluzione». Infine: «Per i truffati dalle banche stanno per scattare i risarcimenti riguardanti il 95% dei casi». Numerosi gli imprenditori presenti in sala: tra di loro Battista Faraotti, Franco Gaspari, il presidente nazionale di Assocalzaturifici Annamaria Pilotti, Valentino Fenni vice presidente della sezione calzaturieri di Confindustria Centro Adriatico, Davide Beleggia vice presidente della sezione metalmeccanini della stessa associazione e Alvaro Cesaroni, che è anche sindaco di Comunanza, il quale è stato citato da Di Maio. In riferimento alla vertenza Whirlpool,  multinazionale statunitense produttrice di elettrodomestici, con stabilimento a Comunanza, il ministro ha detto: «La produzione  dalla Polonia tornerà nelle Marche. Un segnale molto positivo». Il caso Whirlpool a esempio di una  svolta quasi epocale. Sarà davvero così? Speriamo. Al termine della convention strette di mane e selfie.

Luigi Di Maio con Gino Sabatini, presidente della Camera di commercio delle Marche

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